Gioia Tauro, 18 marzo - Un latitante condannato a 18 anni in abbreviato per omicidio, Vincenzo Perri, 30 anni, è stato arrestato dalla polizia. L'uomo era ricercato per l'omicidio di Vincenzo Priolo, ucciso l'8 luglio 2011. Gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro lo hanno trovato in un rifugio nel sottoscala dell'abitazione. Perri è ritenuto legato alle famiglie Brandimarte-Perri, alleate della potente cosca di 'ndrangheta dei Piromalli. Perri, ritenuto dagli investigatori un pericoloso killer, è stato sorpreso dall'irruzione dagli agenti del Commissariato di Gioia Tauro e della squadra mobile di Reggio Calabria giunta al termine delle indagini coordinate dalla Procura di Palmi, secondo l'accusa è l'autore materiale dell'omicidio di Priolo, anche lui già noto alle forze dell'ordine e figlio di Giovanni Priolo, di 57 anni, suocero di Girolamo Piromalli. Il delitto, secondo la ricostruzione degli investigatori, fu preceduto da una rissa per la quale quattro persone sono state arrestate nei giorni successivi all'omicidio. In particolare, la vittima e gli altri quattro avrebbero compiuto una spedizione punitiva contro Perri il quale avrebbe sparato contro Priolo, uccidendolo. Nei confronti di Perri fu subito emesso un provvedimento di fermo ma l'uomo si rese irreperibile. Il 27 novembre scorso, Perri è stato condannato dal gup di Reggio Calabria a 18 anni per omicidio. Nel dicembre scorso, a Gioia Tauro, era stato assassinato uno dei quattro giovani arrestati per la rissa che precedette l'omicidio Priolo, Francesco Bagalà, di 22 anni. In precedenza, poche settimane dopo l'omicidio Priolo era stato ferito in un agguato Giuseppe Brandimarte, di 41 anni, zio di Perri. Il 26 febbraio 2012, invece, a cadere sotto i colpi dei killer era stato Giuseppe Priolo, di 51 anni, già noto alle forze dell'ordine, nipote, da parte della moglie, di Gioacchino Piromalli, ritenuto il boss dell'omonima cosca, e zio di Vincenzo Priolo.
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