Lamezia Terme - Inizia a entrare nel vivo il processo scaturito dall'operazione Asta la vista, che nell'aprile del 2019 svelò un presunto sistema illecito che avrebbe condizionato e manipolato le aste giudiziarie del tribunale di Lamezia. Dopo i venti rinvii a giudizio disposti lo scorso marzo dal gip del tribunale di Lamezia, è iniziato il processo di primo grado e ieri si è tenuta una delle prime udienze dedicate alle questioni preliminari: dal collegio infatti sono state rigettate le eccezioni preliminari e invece ammesse tutte le prove testimoniali richieste sia dal pm che dalle difese, rappresentate - tra gli altri - i legali Aldo Ferraro, Leopoldo Marchese, Renzo Andricciola e Massimiliano Carnovale. A partire dalla prossima udienza, inizierà l'esame dei testimoni indicati dalla pubblica accusa.
All'epoca oltre 100 i capi di imputazione che sono contestati e riguardano per lo più reati contro la pubblica amministrazione, tra i quali rivelazione di segreto d'ufficio, abuso d'ufficio ed estorsioni per lo più finalizzate a turbare la libertà degli incanti e il sistema delle vendite giudiziali all'interno del Tribunale di Lamezia Terme.
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