‘Ndrangheta, operazione "Cumps - Banco Nuovo": 46 misure cautelari nel reggino - VIDEO

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Reggio Calabria - “Cumps - Banco Nuovo” è il nome che gli inquirenti hanno dato all’operazione che ha riguardato il mandamento ionico della provincia di Reggio Calabria e altre regioni d'Italia. Quarantasei le misure cautelari eseguite (in carcere, agli arresti domiciliari e con obbligo di dimora), nell’inchiesta della Dda reggina che avrebbe svelato l'operatività di diverse articolazioni della 'ndrangheta sui centri di Brancaleone, Africo e Bruzzano Zeffirio, i nuovi assetti organizzativi e i ruoli rivestiti dagli affiliati, rimodellati all'indomani della pace raggiunta dalle cosche dopo la sanguinosa faida di Africo-Motticella, che aveva visto affermarsi i gruppi "Palamara-Scriva" e "Mollica-Morabito". La riorganizzazione degli assetti della 'ndrangheta sul territorio di Brancaleone avrebbe dato origine ad un "Banco nuovo", ovvero una nuova "locale" caratterizzata dalla spiccata tendenza degli affiliati a controllare i lavori e le opere pubbliche del comune.

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Le indagini hanno portato così alla luce l'esistenza di una pericolosa cellula di 'ndrangheta di nuova generazione, definita "Cumps", composta da personaggi che, dicono gli inquirenti, ritenendosi dominatori incontrastati del territorio di Brancaleone, non esitano a ricorrere ad azioni eclatanti pur di affermare il loro predominio, disponendo di armi ad elevato potenziale offensivo.

Le persone finite nell’operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine e munizionamento, ricettazione, commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘ndrangheta. Sono in corso anche diverse perquisizioni e alcuni sequestri di beni.

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ha disposto l’applicazione delle seguenti misure cautelari:

Custodia cautelare in carcere:

  • Annunziato Alati, 46 anni
  • Giuseppe Alati, 55 anni;
  • Pietro Alati, 42 anni;
  • Giuseppe Benavoli, 61 anni;
  • Paolo Benavoli, 28 anni;
  • Alessio Falcomatà, 25 anni;
  • Nicola Falcomatà, 29 anni;
  • Massimo Emiliano Ferraro, 41 anni;
  • Cosimo Forgione, 33 anni;
  • Giuseppe Forgione, 66 anni;
  • Vincenzo Freno 55 anni;
  • Francesco Gligora, 45 anni;
  • Pasquale Lombardo, 46 anni;
  • Daniele Manti, 29 anni;
  • giuseppe Morabito, 39 anni;
  • Carmelo Morabito, 54 anni;
  • Natale Morabito, 52 anni;
  • Pasquale Morabito, 63 anni;
  • Salvatore Morabito, 41 anni;
  • Daniele Nucera, 29 anni;
  • Filippo Palamara, 55 anni;
  • Giuseppe Palamara, 49 anni;
  • Salvatore Palamara, 54 anni;
  • Francesco Patea, 28 anni;
  • Pietro Perrone, 59 anni;
  • Paolino Tripodi, 52 anni;
  • Fabio Trunfio, 45 anni;
  • Antonino Vitale, 42 anni;
  • Antonino Zappia, 35 anni;
  • Benedetto Zappia, 39 anni;
  • Benedetto Zappia, 45 anni.

 

Arresti domiciliari

  • Michele Ascone, 56 anni;
  • Giuseppe Mesiano, 58 anni;
  • Giovanni Morabito, 35 anni;
  • Saverio Palumbo, 33 anni;
  • Vincenzo Toscano, 31 anni;
  • Domenico Vitale, 43 anni.

 

Obbligo di dimora

  • Stefano Benavoli, 25 anni;
  • Fabio Bonanno, 34 anni;
  • Paolo Costantino, 44 anni;
  • Stefano Cristiano, 51 anni;
  • Giovanni De Cicco Cuda, 35 anni;
  • Giuseppe Gallo, 33 anni;
  • Salvatore Ielo, 41 anni;
  • Sebastiano Profazio, 52 anni;
  • Nicola Sciglitano, 25 anni.

 

Nel corso delle operazioni sono stati arrestati in flagranza di reato: Vincenzo Toscano, 31 anni (destinatario della misura degli arresti domiciliari) è stato arrestato a Milano per detenzione di una pistola beretta cal. 7.65 con matricola abrasa; Giuseppe Gallo, 33 anni (destinatario dell’obbligo di dimora) è stato arrestato a Ventimiglia per detenzione al fine di spaccio di 753 grammi di cocaina. Nel procedimento sono confluiti gli esiti di due diversi, ma convergenti, segmenti di attività d’indagine svolte con riferimento alla criminalità organizzata di tipo ndranghetistico, radicata in Africo Nuovo, Motticella, Bruzzano Zeffirio, Brancaleone e zone limitrofe.

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