Operazione “Artemis”, torna in libertà Molea

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Catanzaro - Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catanzaro, Mario Santoemma, ha accolto l’istanza difensiva dell’avvocato Arturo Bova, e ha disposto l’immediata rimessione in libertà dell’indagato Andrea Molea. Nei confronti dell’indagato pende l’accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, reati aggravati dalla agevolazione del sodalizio mafioso, presuntivamente facente capo alla famiglia Cracolici.  Al centro dell’inchiesta che aveva portato all’arresto di diversi indagati nell'autunno dello scorso anno, le presunte attività illegali che sarebbero state messe in campo dalla cosca Cracolici a cavallo fra Lamezia e l’entroterra fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia, e in particolare fra Maida, Jacurso e Cortale. 

L’indagine ha riguardato anche lo spaccio di droga nella città di Lamezia, con diversi capi di imputazione e ipotesi di reato anche di stampo mafioso contestate a vario titolo agli indagati. Ieri il GIP di Catanzaro, accogliendo l’istanza del difensore di fiducia di Molea, avvocato Arturo Bova, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari, disponendo a carico di Molea l’obbligo di firma dinanzi ai Carabinieri per tre giorni alla settimana.

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