Operazione "Svevia" contro narcotraffico fra Lamezia e Roma, richieste pene fino a 20 anni nel processo in abbreviato

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Catanzaro - Condanne da 20 anni a un anno per gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato. Questa la richiesta che è stata avanzata oggi nel corso dell'udienza del processo Svevia che si è tenuta a Catanzaro e che si è caratterizzata per l'intervento della procura della Dda con le relative richieste per ognuno dei 20 imputati che hanno chiesto la celebrazione del rito abbreviato. L'operazione Svevia è stata realizzato circa un anno fa e portò la Guardia di finanza a eseguire decine di misure cautelari, disposte dalla Dda di Catanzaro nei confronti di un presunto gruppo criminale dedito al narcotraffico nei territori di Lamezia, Reggio, Catanzaro e Roma. A dicembre si è chiusa l'udienza preliminare che portò un gruppo di imputati a optare per il rito ordinario e una buona parte per il rito alternativo.

Secondo quello che è il quadro accusatorio, sarebbe stata svelata un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di droga radicata nel quartiere Capizzaglie di Lamezia Terme al cui vertice c'era un discendente della famiglia di 'ndrangheta dei Giampà e con canali di approvvigionamento, sia nel Reggino, a San Luca e Rosarno, sia a Roma grazie alla collaborazione con i Casamonica. Un gruppo che disponeva anche di armi comuni e da guerra, compreso un bazooka con due proiettili. Quarantasei, all’epoca, le persone arrestate - 40 in carcere e 6 ai domiciliari - in esecuzione di un'ordinanza del gip che prevede anche tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzate al traffico di droga, detenzione e commercio di sostanze stupefacente, in materia di armi, anche da guerra, e tentata estorsione. Il provvedimento ha riguardato anche alcuni appartenenti alla comunità rom che vive nel capo di contrada Scordovillo.  A partire dalla prossima udienza la parola passerà ai legali di parte (tra cui gli avvocati Renzo Andricciola, Antonio Larussa, Salvatore Cerra, Gianluca Careri, Leopoldo Marchese, Giuseppe Spinelli, Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella) per le discussioni sulle singole posizioni degli imputati.

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