Ritrovati resti piloti del Canadair precipitato sull'Etna, era decollato da Lamezia

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Catania - Sono stati trovati i resti dei due piloti del Canadair precipitato ieri a monte Calcinera durante un'operazione di spegnimento di un incendio nella zona. La notizia è stata confermata dalla Procura di Catania. Le ricerche erano riprese questa mattina, a monte Calcinera, nel Catanese, dopo esser state sospese ieri sera a seguito dell'arrivo del buio. Hanno partecipato i vigili del fuoco, utilizzando anche droni, e personale del corpo Forestale e della Protezione civile regionale. In un video dell'incidente, girato con un telefono cellulare, si vede il Canadair che vola su monte Calcinera, effettuare un 'lancio' sulle fiamme dell'acqua con cui si era rifornito in mare, abbassarsi e urtare con la carena sul terreno e poi esplodere. La deflagrazione ha causato anche un incendio che ha reso ancora più difficile l'intervento dei soccorritori e le ricerche dei due piloti a bordo. Sull'incidente indagano i carabinieri della compagnia di Randazzo, coordinati dalla Procura di Catania.

Il velivolo faceva parte della flotta della Babcock Italia. La società, come si legge sul suo sito, è leader di servizi medici di emergenza aerea (Ems), antincendio aereo e operazioni Oil and gas (O&g) aeree, presente nel nostro Paese con 48 basi.

Si lavora per ricostruire le cause del tragico incidente

"Uno stallo d'ala dovuto a una manovra sbagliata o un volo a quota troppo bassa": sono le due ipotesi si cui si lavora per ricostruire le cause del tragico incidente accaduto al Canadair che operava per spegnere un incendio scoppiato sul monte Calcinera, alle pendici dell'Etna. Il velivolo, dopo aver fatto un lancio d'acqua, ha urtato un costone del rilievo, è precipitato e all'impatto con il suolo è esploso. I membri dell'equipaggio erano un ex pilota dell'Aeronautica militare lombardo di 58 anni e un pilota salernitano di 62. Il Canadair è della società internazionale Babcock. La società ha annunciato di avere aperto un'inchiesta sull'incidente - indaga anche la Procura di Catania - e ha inviato dei tecnici sul posto.

Pm, inchiesta su disastro e su incendio

Sono due i fronti dell'inchiesta aperta dalla Procura di Catania sul Canadair precipitato ieri a monte Calcinera durante un'operazione di spegnimento di un incendio nella zona causando la morte dei due piloti che erano a bordo. Il primo troncone riguarda le cause del disastro aereo: verificare se sia stato dovuto a un errore di manovra o a problemi di volo o strutturali. Il secondo sulla causa dell'incendio per cui il Canadair 28 era stato chiamato ad intervenire: accertare se è stato appiccato e quindi sia stato doloso. I reati ipotizzati dalla Procura per il momento sono disastro aviatorio colposo e incendio.

Fratello di una delle vittime: "Mi auguro venga fuori la verità"

"Siamo qui sul luogo dell'incidente dove mio fratello ha perso la vita mentre spegneva un incendio che qualcun altro ha acceso. Sono anni che lo faceva, ma è partita la macchina del fango che è soltanto vergognosa. Sono partite dicerie e storie assurde che sono terribili. Mi auguro che venga fuori la verità e riconosciuto quanto ha fatto". Lo ha detto, parlando con i giornalisti, Simone Pozzoli, fratello di Matteo Pozzoli, il comandante del Canadair precipitato sul monte Calcinera, in territorio di Linguaglossa, nel Catanese. Con lui è deceduto il primo ufficiale Roberto Mazzone.

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