Trafficanti droga legati a famiglia Cosa nostra, 12 arresti a Catania e Reggio Calabria

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Catania - Un gruppo criminale ritenuto radicato ad Aci Catena e Acireale, riconducibile alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, attivo nel traffico di cocaina, crack, marijuana e skunk è stato sgominato da carabinieri del comando provinciale di Catania. Militari dell'Arma hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 indagati nelle province del capoluogo etneo e di Reggio Calabria. Per dieci di loro, compresa una donna, è stato disposto il carcere, per due gli arresti domiciliari e per altri due l'obbligo di dimora. Il provvedimento, emesso dal gip di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura etnea, è stato eseguito da oltre 200 carabinieri del comando provinciale di Catania, con il supporto dei reparti specializzati dell'Arma: lo squadrone eliportato "Cacciatori Sicilia", aliquota di primo intervento e nuclei cinofili ed elicotteri.

Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, per associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni, lesioni aggravate e ricettazione, con l'aggravante del metodo mafioso. Le indagini, svolte dagli investigatori della compagnia carabinieri di Acireale, hanno permesso di ricostruire l'operatività di un gruppo operativo tra Aci Catena e Acireale, legato alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano di Cosa nostra di Catania, che gestiva un traffico di cocaina, crack, marijuana e skunk. L'organizzazione, secondo la Procura di Catania, si sarebbe avvalsa, inoltre, della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo e dall'appartenenza mafiosa per controllare il territorio e gestire le attività illecite. L'operazione, denominata 'Cubisia connection' è ancora in corso.

Il gruppo di trafficanti, legato alla 'famiglia' Santapaola-Ercolano, sgominato dall'operazione 'Cubisa connection' dei carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Acireale aveva la propria sede operativa in una struttura edile abbandonata. Vi aveva realizzato un 'fortino' dove custodire le partite di droga in arrivo e le dosi destinate agli spacciatori. In un video diffuso dai carabinieri del comando provinciale di Catania, c'è il 'racconto' delle indagini che hanno portato in carcere 12 indagati, compresa una donna, due agli arresti domiciliari e altri due all'obbligo di dimora. Militari dell'Arma sono riusciti a riprendere con delle telecamere nascoste, tutte le fasi dell'attività di traffico e spaccio di droga, come il passaggio tra i rovi che celava l'accesso alla droga nascosta nel 'fortino' e anche un corteo di spacciatori che, con un 'carosello' di scooter, rendono omaggio al loro capo con un 'inchino'. Durante l'operazione i carabinieri hanno sequestrato armi, sostanze stupefacenti, munizioni e il necessario per lavorare e confezionare la droga.

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