Lamezia Terme - “Un incontro per emozionarci ed emozionare. Una serata che è stata sintesi di quello che è lo spirito natalizio, un sentimento di fratellanza e comunità intorno al bello”. Con queste parole Mario Migliarese e Giovanni Mazzei commentano lo spettacolo, “Tra parole e note” organizzato da “Dorian - la cultura rende giovani”, che si è svolto lo scorso 13 dicembre presso il salone parrocchiale di San Francesco di Paola. “Una selezione di poesie – raccontano in una nota - tratta da “Adolescenza senile” di Mazzei si è alternata, combinandosi in una pregiata alchimia, ai brani musicali di Migliarese contenuti nell’album “Tra Cìelu e mari”, creando un’atmosfera onirica e densa di pàthos. I racconti che hanno preceduto poesie e canzoni hanno introdotto l’ascoltatore all’interno del moto ispirazionale dei due compositori”.
Tale evento ha rappresentato solo il primo degli appuntamenti natalizi organizzati da "Dorian - la cultura rende giovani". La ri-creazione culturale di Dorian continuerà il 15 dicembre, alle 19: insieme all’associazione San Nicola, nella rassegna “Riapre il Sipario” al teatro Franco Costabile di Lamezia, in cui Giovanni Mazzei eseguirà un reading sul suo libro di poesie, con musiche del Maestro Luca Laganà. La rassegna avrà uno dei suoi momenti principali lunedì 19 dicembre alle 18 quando, nella sede della ass. San Nicola in via D. Porchio, 17, sarà presentato il libro di Salvatore Curtò “I figli di Nessuno”.
“I figli di Nessuno” è un” romanzo storico ambientato in Sicilia, tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni novanta del Novecento. I personaggi consentono all'autore di descrivere la società di quel tempo, personaggi che nascono poveri e crescono tra mille difficoltà, conoscendo fame e miseria ma affrontando sempre tutto con dignità ed onestà. A differenza dei loro coetanei, i Corleonesi capeggiati da Totò Riina, i figli di nessuno capeggiati da Totò Messina restano nella legalità, hanno come obiettivo restare incensurati, imporsi nella società solo con le proprie forze, per andarsi a prendere con le proprie mani e onestamente ciò che il fato aveva loro negato. Ne viene fuori un romanzo ricco di passione e di valori umani; un pungolo affinché tutto non rimanga sepolto da ciò che deturpa il volto di una comunità, di una istituzione. Persino una verità drammatica può confortare chi ha visto partire e scomparire il proprio figlio, marito, fratello. Il silenzio è l’unica risposta che non possiamo permetterci”.
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