Lamezia Terme - La filosofia e l’archeologia armi potenti contro la ’ndrangheta, nella lotta di Peppe Valaroti. Dopo aver presentato “Medma non si piega”, il film-documentario su Peppe Valarioti in anteprima per il territorio di Rosarno il 29 maggio, si avvicina la presentazione ufficiale il 19 giugno, ore 22, all’interno di Trame Festival a Lamezia Terme. “Medma non si piega” è una ricostruzione autentica della vita del giovane Valarioti, professore e dirigente del PCI di Rosarno, ucciso l’11 giugno 1980 dalla ’ndrangheta, che si racconta con la sua stessa voce attraverso audio inediti concessi alla Ugly Films dalla famiglia Valarioti, da Carmela Ferro e da Bruno Caridi. Un viaggi dagli anni ’70 ai giorni nostri, con interviste e testimonianze per molti aspetti inedite, che dimostrano come l’omicidio di Valarioti sia tutt’oggi una vicenda di carattere nazionale. E dato che Peppe era un insegnante, innamorato della scuola e delle materie umanistiche, per unire le due “Calabrie” già si prevede un evento dedicato alle scuole cosentine, in collaborazione il cinema Citrigno, e con il supporto dell’associazione Anpi comitato provinciale di Reggio Calabria, all’inizio del nuovo anno scolastico.
Sono passati 45 anni dagli omicidi di Valarioti e Giovanni Losardo, entrambi partigiani calabresi antimafia, uccisi rispettivamente l’11 e il 22 giugno 1980, dai potenti clan della Piana di Gioia Tauro e di Cetraro. La Ugly Films, società di produzione cinematografica, ha deciso di dedicare a Valarioti e Losardo, i primi due delitti di stampo politico-mafioso in Calabria, i docufilm “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?” scritto e diretto da Giulia Zanfino e “Medma non si piega”, appunto, scritto e diretto da Gianluca Palma, in collaborazione con la stessa Zanfino e Mauro Nigro, film-maker e direttore della fotografia. A questo progetto ha lavorato anche Daniele Sorrentino (Hacienda-D) per la post-produzione audio e le musiche.
Due storie che fanno luce sulla Calabria mai raccontata sul grande schermo. La Calabria che ha lottato a testa alta contro la ’ndrangheta negli anni ’70 e ’80, quando i clan facevano il salto di “qualità”, da mafia agropastorale a potente organizzazione sanguinaria ed economica. I clan si infiltravano nelle grandi opere pubbliche e volevano impadronirsi delle cooperative agricole e dei terreni lavorati dalle famiglie contadine oneste. Due omicidi rimasti impuniti, e poco conosciuti, come gran parte delle 197 vittime innocenti di ’ndrangheta.
“Medma non si piega”, oltre al supporto dell'Anpi comitato provinciale di Reggio Calabria che cura per Ugly Films la campagna di autofinanziamento, è realizzata anche in collaborazione con associazione Officina numero8-Casa del Popolo "G. Valarioti" e con il Comune di Cinquefrondi. L'opera, inoltre, è finanziata da Fondazione Carical, Fondazione “Girolamo Tripodi”, Cgil Cosenza, Spi Cgil Calabria, Produttori Patate Associati (San Giovanni in Fiore), dai Comuni di Polistena e San Ferdinando, BCC Mediocrati e Associazione Antiracket Lamezia onlus e si arricchisce delle immagini di repertorio, foto e video, realizzate negli anni ’70 e gentilmente concesse da Pasquale De Masi, Quirino Ledda, Nicola Orso e dal collettivo di fotografi Sergio Ferraro, Carlo Maria Elia e Roberto Scarfone.
Anche la storia di Giovanni Losardo, raccontata da Giulia Zanfino per Ugly Films, con un’intervista esclusiva al boss Franco Muto di Cetraro, sta riscuotendo attenzione e successo. Il docufilm “Chi ha ucciso Giovanni Losardo?”, realizzato in co-produzione con l’associazione “Con i miei occhi” e “Open Fields”, con il sostegno della Calabria Film Commission e il patrocinio della Commissione parlamentare antimafia, era stato presentato il 20 agosto 2024, nel porto di Cetraro e si è poi aggiudicato il Premio nazionale della Fondazione Padula di Acri.
La prima di “Medma non si piega” a Trame Festival, il 19 giugno, inizierà alle ore 22 con un panel moderato dal giornalista Filippo Veltri, con gli interventi di Gianluca Palma, giornalista e film-maker Ugly Films; Carmela Ferro, ex fidanzata di Valarioti; Elisabetta Tripodi, presidente dell’associazione Anpi comitato provinciale Reggio Calabria e Giosué Megna, presidente dell’associazione Officina numero 8-Casa del Popolo “G. Valarioti”.
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