Lamezia, “Tra jiocarialli e cartuzzi i giù giù”: la poesia di Dario Galli diventa musica il 26 aprile a Santa Maria Maggiore

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Lamezia Terme - Nasce da una sinergia fra l’associazione “Amici dell’Antico Mulino delle Fate” e il Coro Dialettale “Madonna di Dipodi” l’evento “Tra jiocarialli e cartuzzi i giù giù – Viaggio tra canto e poesia nei testi del poeta Dario Galli”, dedicato a celebrare la memoria del poeta nicastrese attraverso la trasposizione in musica di alcune delle sue liriche più note in vernacolo locale. La serata, prevista per venerdì 26 aprile alle ore 19:30 e completamente gratuita, è stata organizzata in uno dei luoghi più cari al poeta, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, prossima alla sua casa natale, nel quartiere delle sue origini che ancora riecheggia di quei versi scritti nella lingua dei padri. Versi oggi riadattati, sotto la guida del Maestro Antonio Cavaliere, dal Coro “Madonna di Dipodi” che festeggia con quest’evento dieci anni di attività e che fin dalla sua nascita si è sempre occupato di canti in vernacolo, prima recuperando le antiche canzoni dedicate alla Madonna di Dipodi, poi dedicandosi anche ai canti popolari di Natale e a tutto il repertorio musicale dialettale locale, sacro e profano, che rischia nei secoli di andare perduto, con il suo patrimonio di storia e d’identità.

Originale la scelta di mettere in musica i versi di Galli, che nella cornice sacra di Santa Maria Maggiore saranno sia letti che cantati, facendo rivivere le atmosfere di un tempo dimenticato in un viaggio artistico e culturale nella Nicastro antica, ancora viva di parole ed echi poetici da riscoprire.

Giulia De Sensi

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