Lamezia, MusicAMA Calabria accoglie l’arte pianistica di Nikolai Lugansky

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Lamezia Terme - Una serata in cui l’eleganza russa si fonderà con la profondità europea, lasciando sul pubblico un’impronta indelebile. Venerdì 21 novembre, alle ore 21, il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme si prepara a vivere una serata di pura eccellenza musicale. Nell'ambito della 48^ edizione di MusicAMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, sarà il pianista russo Nikolai Lugansky, a mettere in mostra il perfetto connubio tra il fervore interpretativo e la chiarezza esecutiva. Una serata destinata a lasciare un’impronta indelebile nella storia musicale della città, in cui l’eleganza russa si fonderà con la profondità europea. Venerdì 21 novembre, alle ore 21, il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme si prepara a vivere una serata di pura eccellenza musicale. Nell'ambito della 48^ edizione di MusicAMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, sarà il pianista russo Nikolai Lugansky, uno dei massimi interpreti del panorama mondiale, a mettere in mostra il perfetto connubio tra il fervore interpretativo e la chiarezza esecutiva.

L’importanza di questo appuntamento è stata sottolineata con forza dal Direttore Artistico, Francescantonio Pollice«L’arrivo a Lamezia Terme di un artista del valore di Nikolai Lugansky non è semplicemente un concerto, ma un vero e proprio manifesto della nostra visione. È la riprova dell’impegno instancabile di AMA Calabria nel voler proporre al pubblico grandi eventi di attrazione internazionale e dalla qualità musicale eccelsa. Questo grande artista non conosce compromessi nell'arte: la sua qualità esecutiva è sbalorditiva, e siamo fieri di poter offrire alla Calabria l'opportunità di assistere a una simile espressione di virtuosismo e poesia».

Lugansky non si limita a eseguire le note: le ricrea. Il suo pianismo, celebrato in tutto il mondo, è un equilibrio raro tra potenza e controllo, tra rigore e poesia. Ogni gesto sulla tastiera diventa un atto capace di trasformare il silenzio in sfumature di luce e ombra. Il suo tocco, ora imperioso ora carezzevole, sa scavare nell’anima di ogni composizione, rivelandone i segreti più intimi. Quando si siede al pianoforte, la musica non è mai semplice successione di suoni: è un racconto che si dispiega con logica ineluttabile, ma sempre intriso di una sincerità emotiva che cattura l’ascoltatore dal primo istante e lo conduce in un viaggio senza ritorno.

Un dialogo intenso con i maestri del Romanticismo e dell’Impressionismo

Il programma scelto per questo evento è una vera e propria dichiarazione d’amore per la storia della musica, un percorso che spinge l’interprete ai limiti delle sue capacità espressive e tecniche. Il viaggio inizia con Ludwig van Beethovene la Sonata n. 17 in Re minore "La tempesta", op. 31 n. 2. In questa composizione leggendaria, si alternano l’urgenza drammatica e la solitudine che permeano l’Allegro vivace, la profonda e quasi liturgica quiete dell’Adagio grazioso, per poi sciogliere la tensione nel Rondò finale. Lugansky, con la sua maestria, saprà rendere la voce tormentata del compositore, offrendo una visione lucida e sublime del genio beethoveniano.

Il clima muta radicalmente per immergersi nell’effervescenza romantica e capricciosa di Robert Schumann. Il "Faschingschwank aus Wien" (Carnevale di Vienna), op. 26, è un caleidoscopio di stati d'animo, un turbine di maschere dove la vivacità dell’Allegro e dello Scherzino si alterna a momenti di tenera introspezione nella Romance e all’energia quasi selvaggia dell’Intermezzo e del Finale. Lugansky è l'interprete ideale per cogliere questa instabilità geniale, traducendo in musica il fuoco e la leggerezza della sua essenza poetica.

La seconda metà del concerto è dedicata al regno dove il suono si fa colore e suggestione pura: Claude Debussy. Gli Estampes sono viaggi sonori che passano dall’esotismo ipnotico di Pagodes alla sensualità notturna e misteriosa di La soirée dans Grenade, per concludere con la freschezza virtuosistica di Jardins sous la pluie. È qui che il tocco "argenteo" e la palette timbrica infinita di Lugansky promettono di raggiungere vette di pura magia impressionista.

Il culmine epico e trascendentale

Il culmine emotivo è riservato a Richard Wagner, presentato in due trascrizioni che richiedono il massimo della potenza orchestrale trasposta sul pianoforte. L’Entrata degli Dei nel Valhalla (dall’Oro del Reno), nella trascrizione rivisitata da Louis Brassin e Lugansky stesso, prelude al brano finale: l’immensa Isolde's Liebestod (Morte d’amore di Isotta) da Tristano e Isotta, nell’imponente trascrizione di Franz Liszt. In queste pagine, il pianoforte deve farsi orchestra, sostenendo il respiro epico, l’estasi e l'amore oltre la morte del dramma wagneriano. Ascoltare Lugansky affrontare questi monumenti è assistere a un trionfo della tecnica messa al servizio di una perfetta visione sonora.

Il concerto di Lamezia Terme non sarà soltanto un evento musicale, ma un rito collettivo di bellezza e memoria. Nikolai Lugansky offrirà al pubblico un’esperienza che trascende il tempo, in cui il pianoforte diventa voce universale capace di evocare drammi, sogni e visioni. Una serata che resterà impressa come un sigillo indelebile, testimonianza di come la grande musica sappia ancora parlare al cuore del pubblico.

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