Verso il ballottaggio, la mappa delle preferenze: la sfida Lo Moro-Murone quartiere per quartiere

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Lamezia Terme - A due giorni dal ballottaggio che deciderà a chi affidare il governo della città di Lamezia Terme, appare oltremodo interessante poter approfondire un aspetto particolare del voto del primo turno e dell'esito emerso per ciò che riguarda i due protagonisti che si "sfideranno" domenica e lunedì prossimi, Mario Murone per il centrodestra che ha ottenuto 15.636 voti e Doris Lo Moro che per il centrosinistra ne ha ottenuti 11.276. Quanto preso in esame riguarda nello specifico il consenso espresso dai cittadini che si sono recati alle urne nei diversi quartieri di Lamezia, in termini di voti e percentuali nei confronti dei due candidati maggiori, di fatto ormai dati cristallizzati.

A cominciare dalle prime sezioni centrali della città, e relative vie che sono situate su corso Nicotera, via Po, via Adige, viale I Maggio, via L. Da Vinci, parte di via Miceli, via Ferlaino-via dei Mille, Bella, S. Teodoro, via Talete (Canneto) dove la candidata Doris Lo Moro ha avuto la meglio con percentuali che vanno dal 26 al 48%. Percentuali favorevoli alla candidata del centrosinistra anche in via Miceli (Razionale) e via Salvatore Foderaro-parte di via del Progresso, con percentuali tra il 38 e il 46%.

Ad analizzare il flusso delle percentuali per Mario Murone, invece, la "geografia" del territorio cambia e per il candidato del centrodestra, Sambiase e parte di S. Eufemia e San Pietro Lametino, diventano la sua roccaforte, oltre ad una sezione di Bella e Zangarona. Nello specifico, il candidato del centrodestra capovolge le percentuali nel quartiere Sambiase, via 5 Dicembre, via Materazzo, via Gramsci, piazza 5 Dicembre, Caronte, via delle Nazioni, via Montegrappa (S. Pietro Lametino). Nel quartiere Nicastro, Murone ottiene più voti, in parte di via Dunant (Barbuto), viale I Maggio, via G. Dorso (via del Progresso) e infine via Perugini (Comune).

Nello schema allegato (qui) tutte le preferenze e le percentuali, non solo di Murone e Lo Moro, ma anche del terzo candidato, Gianpaolo Bevilacqua verso il quale hanno riversato più voti gli elettori di zone come Scinà e Capizzaglie (parte via Miceli, via Dunant Barbuto, viale I Maggio, via R. il Guiscardo, via Foderaro-via del Progresso).

Dall’analisi di questi dati, emerge chiaramente che esiste una sorta di “comfort zone” del candidato di centrodestra, Murone ed è localizzata per lo più a Sambiase, quartiere d’origine dell’avvocato e parte di S.Eufemia. Al contrario, la candidata del centrosinistra Lo Moro gode di maggiori consensi nel quartiere Nicastro, centro della città di Lamezia. Ergo, per ribaltare il dato del primo turno, la candidata del centrosinistra dovrà fare maggiori sforzi nel cercare consensi a chi magari al primo turno non si è recato alle urne in quei quartieri dove maggiore è stata la percentuale a favore di Murone, e consolidare o aumentare le preferenze nelle zone che si sono già espresse a sostegno della Lo Moro. Il rischio di questo ballottaggio è di trovarsi alla chiusura delle urne con una città divisa. E per questo che oltre al recupero di consensi da parte della candidata del centrosinistra nelle zone indicate, mai come in questo caso “ago delle bilancia” diventano gli elettori di Bevilacqua che potrebbero fare recuperare consensi alla Lo Moro o fare aumentare le distanze da Murone. A meno di una improbabile impennata di votanti, tale da sconvolgere ogni pronostico e alzare vertiginosamente la percentuale rispetto al primo turno e ai ballottaggi precedenti.

A. C.

 

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