Lamezia, Grandinetti (Pd): "Conferma dell'amministratore Sacal è grave schiaffo alla città"

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Lamezia Terme - Francesco Grandinetti interviene in merito alla decisione di ieri di confermare la figura dell’amministratore unico alla guida della Sacal, Marco Franchini, “rinunciando – evidenzia in una nota - ancora una volta al ripristino del Consiglio di Amministrazione, rappresenta un fatto gravissimo per Lamezia Terme e per tutta la Calabria che guarda a questo territorio come centro nevralgico della mobilità regionale”.

“Mi sono sempre battuto - prosegue l’esponente del Pd - contro questa scelta proprio perché Lamezia, che ospita l’aeroporto più importante della Calabria, ha anche un diritto statutario a essere rappresentata nel CdA, indipendentemente dalle quote di partecipazione. Escludere Lamezia da ogni forma di governance, anche simbolica, è un atto che ha il sapore dell’emarginazione deliberata. La politica regionale di centrodestra continua infatti a spostare il baricentro della gestione aeroportuale verso Reggio Calabria e Crotone, a discapito del ruolo centrale di Lamezia. E il fatto è che questo disegno è ormai sotto gli occhi di tutti, con il progressivo depotenziamento dell’aeroporto di Lamezia a vantaggio degli altri due scali: basti pensare allo spostamento della base operativa Ryanair verso Crotone e allo svuotamento di fatto della presenza Ryanair a Lamezia in favore di Reggio Calabria. Questa visione squilibrata danneggia l’intera Calabria, e soprattutto ignora le legittime aspettative di un territorio che ha dato moltissimo in termini di infrastrutture e servizi”.

“Ma c’è di più – evidenzia ancora Grandinetti - la presenza di un CdA, pluralistico e rappresentativo, è fondamentale anche e soprattutto per garantire un presidio democratico a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Sacal, che troppo spesso sembrano vivere in un clima quasi da regime, dove chi osa contestare le decisioni del "Re" rischia di essere punito. Un CdA attento avrebbe anche il dovere di ascoltare e sostenere i tanti commercianti che operano dentro lo scalo lametino, i quali andrebbero considerati partner dello sviluppo aeroportuale, e non semplici strumenti per far quadrare il bilancio. L’istituzione regionale e quella comunale sembrano aver dimenticato che l’aeroporto di Lamezia non è una semplice azienda che deve generare utili, ma un’infrastruttura strategica, quasi totalmente pubblica, che ha il dovere di svolgere anche una funzione sociale, a beneficio dell’intera Calabria e in particolare del territorio che lo ospita. Non possiamo nemmeno accettare, come giustificazione, il voto di astensione del sindaco Mascaro, motivata da un “garbo istituzionale” nei confronti del futuro sindaco. Lamezia non ha bisogno di garbo, ma di una difesa istituzionale ferma e autorevole. Perché qui si tratta del rispetto di un’intera comunità. Il sindaco avrebbe dovuto votare “contro” e chiedere con forza il ripristino del cda per far rispettare Lamezia”.

Il presidente Occhiuto e il sindaco Mascaro, ricorda infine Grandinetti “avevano più volte promesso il ripristino del CdA e la presenza di Lamezia nella governance Sacal. Ma ancora una volta le promesse sono state disattese, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Noi non ci rassegniamo. Lamezia merita rispetto e rappresentanza. E continueremo a lottare con tutte le nostre forze affinché il nostro territorio non venga più trattato come una comparsa nel panorama regionale. Perché questo è ciò che è accaduto negli ultimi anni: un’amministrazione che ha reso Lamezia periferia della nostra regione. Dobbiamo ripristinare con forza il concetto di Lamezia centrale, non solo geograficamente, ma anche politicamente”.

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