Lamezia Terme - “Il risultato ottenuto nonostante la sconfitta è comunque un patrimonio che va coltivato. Sono contenta per aver visto accanto a me, e accanto alle forze della coalizione, un patrimonio umano notevole che va valorizzato e che va conservato”. Così, Doris Lo Moro in una piazza Mazzini animata da simpatizzanti e iscritti ai partiti e movimenti del Centrosinistra. A poco meno di due mesi dalle elezioni comunali, arriva l'analisi del voto che ha consentito di rivedere insieme i rappresentanti delle forze che hanno sostenuto la candidatura della Lo Moro. Il Pd in particolare (presente anche il segretario cittadino, Vittorio Paola), e il centrosinistra tornano a discutere per comprendere i motivi di una sconfitta per certi versi inaspettata. Certo, non senza qualche intervento polemico e "accusatorio" emerso da alcuni interventi rivolti all'interno stesso della coalizione. “C’è molto da valorizzare e da conservare - ha aggiunto Doris Lo Moro - e penso che sia sempre così, ma sicuramente in questo caso l'analisi del voto non si fa per capire la ragione di una sconfitta, ma per capire come coltivare un sogno possibile, quello che avevamo costruito, perché io in quel sogno ci ho creduto e continuo a crederci ancora”.
La Lo Moro si è quindi soffermata su alcuni aspetti in particolare. "Immaginavo una maggiore affluenza - ha evidenziato - ma invece è prevalso anche qui l’astensionismo. Questo significa che non bisogna fare politica a ridosso del voto”. Altro aspetto, l’unità della coalizione. “Io sono stata convinta dall'inizio che l'unità fosse un valore, e ho perseguito quest'unità”. Tuttavia, la Lo Moro non ha esitato a parlare anche di numeri, andando nello specifico del dato elettorale nei singoli quartieri, mettendo in evidenza i numeri che hanno catalizzato il voto verso il centrodestra soprattutto a Sambiase e Sant'Eufemia, al contrario dell'ex comune di Nicastro. La candidata del centrosinistra si è chiesta come fare a ritornare ad essere protagonisti e a comprendere i reali problemi dei cittadini. "Occorre partire - ha affermato - da quanto abbiamo comunque costruito in questa campagna elettorale, accompagnare e far crescere i giovani che saranno i futuri candidati alla Ragione, al Comune. Mi auguro di poter dire tra qualche tempo, quando vedrò ad un Consiglio regionale, alla Camera dei deputati, come sindaco, un giovane o una giovane che è nato in questo periodo o che ci affiancherà nel futuro, penso e spero, il mio sogno è che possa succedere e che anch'io possa dire che abbiamo lanciato un seme". Ma non ha risparmiato qualche critica all'assenza "dei corpi intermedi" come il Sindacato.
Parlando dell'attuale fase politica al Comune, ha stigmatizzato il ritardo dell'Amministrazione soprattutto per ciò che riguarda gli equilibri di Bilancio. "Siamo di fronte ad un'Amministrazione che di fatto non è mai partita". Accennando anche all'assenza del sindaco nel confronto con la Sacal. Non è passata inosservata naturalmente, nel corso dell'incontro pubblico, la notizia delle dimissioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. E sulla vicenda, salutando in conclusione i presenti, la Lo Moro ha commentato: "Dobbiamo prepararci e anche in fretta a nuove elezioni".
A. C.
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