Lamezia Terme – La problematica sulla gestione del servizio di luci votive al cimitero di Nicastro finisce in Tribunale. La N.A.VI.M. di Mazzocca Nicola & C. Sas ha, infatti, presentato ricorso al Tar della Calabria per l’annullamento dell’ordinanza con la quale il Comune di Lamezia Terme aveva stabilito che la ditta in questione dovesse “rilasciare l'impianto fisso dell'illuminazione elettrica perpetua del Cimitero cittadino, situato nell'ex Comune di Nicastro, con accessori e pertinenze destinate al servizio pubblico di illuminazione votive oltre alla consegna di tutta la documentazione amministrativa di cui alla convenzione di affidamento del servizio”.
La questione risale al 22 gennaio scorso quando anche il presidente della I commissione consiliare affari generali/personale, Massimo Cristiano, in collaborazione con la V Commissione, presieduta da Luigi Muraca denunciava come, dalla documentazione in possesso del Comune, fosse "emersa una grave irregolarità gestionale per quanto concerne il cimitero del quartiere di Nicastro: lo scorso novembre sono rientrati nella disponibilità della Lamezia Multiservizi i cimiteri degli ex comuni di Sambiase e S. Eufemia. Rimane, oggi, con gestione privata il solo cimitero di Nicastro. Dal dibattito in Commissione e dai documenti in nostro possesso - spiegava in una nota il consigliere Massimo Cristiano - è emerso che dal pagamento delle luci votive presso il cimitero di Nicastro il Comune non ha introitato dal 2009 un solo euro (circa 20 euro o loculo). Inoltre, nella giornata odierna la Commissione ha ascoltato in audizione la dottoressa Alessandra Belvedere, che ha illustrato l’ordinanza n.7 del 22/01/2016. Il documento, impone il rilascio, dell’attuale gestore, dell’impianto fisso dell’illuminazione elettrica perpetua nel cimitero cittadino a favore della Lamezia Multiservizi”.
Nel 2009, infatti, con una delibera di Giunta comunale era stato trasferito il servizio di gestione dal privato alla Multiservizi. Gestione prorogata fino al 31 dicembre scorso e, ulteriormente, per altri nove anni con una delibera di Giunta del 17 marzo, con la quale si proponeva di utilizzare il momdello organizzativo in house providing, con un corrispettivo a compensazione annuo di 1.086.957,50. La questione della gestione ora, quindi, finirà in Tribunale che dovrà pronunciarsi e stabilire chi ha ragione tra le due parti. Il Comune di Lamezia sarà rappresentato dagli avvocati Salvatore Leone, Francesco Carnovale Scalzo e Caterina Flora Restuccia.
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