Lamezia Terme - Al termine di una lunga maratona durata quasi nove ore, il Consiglio comunale di Lamezia ha approvato con i voti della maggioranza 14, l'assestamento e gli equilibri al Bilancio di previsione. Sei voti contrari del centrosinistra, 4 astensioni, 3 del gruppo civico Bevilacqua più Nicotera della maggioranza.
Dopo il primo punto che riguardava una rettifica relativa ad un errore materiale della precedente Assemblea sulla correzione della data di nascita di un consigliere, l'Aula (23 presenti) ha affrontato i punti cruciali del Bilancio di previsione. Dal capogruppo del Pd, Fabrizio Muraca le lamentele per l'assenza dei Revisori dei conti (Daffinà, presidente, Docimo e Lucia, componenti) Mancanza rimarcata anche dal consigliere di maggioranza, Giancarlo Nicotera. La consigliera Carolina Caruso ha preso atto invece del parere favorevole del Collegio dei revisori così come il consigliere Mimmo Gianturco. In precedenza il lavoro discusso in Commissione è stato illustrato dal presidente della Seconda commissione Manuel Raso.
Doris Lo Moro, dal canto suo, ha sottolineato comunque l'importanza della presenza dei Revisori anche se la normativa è cambiata. Per Gianpaolo Bevilacqua la mancanza dei Revisori è "irrispettosa del Consiglio comunale", pur se in Commissione il lavoro si "è svolto in maniera corretta". Nella sua relazione, l'assessore al Bilancio Giulia Bifano ha illustrato le variazioni nello specifico per un totale di 697.417,11 euro.
Nel dibattito, la consigliera Lo Moro ha chiesto chiarimenti "sui criteri di come si spenderanno le somme accontentate", sulle cifre relative agli interessi e sui pagamenti dei debiti fuori bilancio; segnalando una discrasia sulla somma di 116 mila euro. Anche il consigliere Bevilacqua ha messo in risalto, concordando con la Lo Moro, sulla mancanza di chiarezza e stigmatizzando ancora una volta l'assenza dei Revisori. "Cosa hanno approvato se c'è questa discrasia?".
I chiarimenti della Lo Moro, di fatto, hanno "costretto" la maggioranza con il consigliere Cristiano a chiedere la sospensione dei lavori per fornire un quadro più chiaro sul quale poter discutere. Al di là di "errori" materiali, alla prima vera obiezione della minoranza, l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Murone (primo cittadino chiamato espressamente in causa ad esprimersi dalla consigliera Bernadette Serratore) ha dato prova di trovarsi impreparata. Tuttavia, dopo la pausa, i chiarimenti richiesti sono arrivati e riguardavano la voce inerente la distinzione tra il fondo a copertura dei debiti fuori bilancio e quello del fondo contenzioso. Di fatto una "imprecisione alla relazione", come ha avuto modo di precisare la dirigente Nadia Aiello.
"Equilibri e prospetti sono comunque corretti". Ha commentato poi l'assessore Bifano dopo le ulteriori sollecitazioni del consigliere Bevilacqua che chiedeva ancora lumi sul parere dei Revisori. Rassicurazioni sulle variazioni e sulla correttezza di quanto fatto, sono arrivate anche dai consiglieri di maggioranza Carolina Caruso, Manuel Raso, Antonio Lorena. La consigliera Annita Vitale, ha preso atto dell'ammissione dell'imprecisione nella relazione chiedendo "maggiore chiarezza e trasparenza in tutti gli atti che accompagnano l'azione amministrativa soprattutto nei confronti dei cittadini". Sulla stessa lunghezza d'onda la consigliera Lidia Vescio. L'assessore Bifano, in replica, ha ribadito la "correttezza dei conti e i Revisori dovevano esprimersi solo sui prospetti e non sulla relazione nel suo complesso". Nel prosieguo del dibattito, Gennarino Masi del Pd ha ancora stigmatizzato le questioni tecniche sulle somme degli interessi, sollecitando comunque e sempre il parere dei Revisori. Quindi, l'intervento "richiesto" dalla consigliera Serratore del primo cittadino, Murone che si è limitato a fare "un plauso al lavoro della Commissione e al contributo dei consiglieri".
Dopo la discussione, il secondo punto è stato approvato con 14 voti, 6 contrari (centrosinistra) e 3 astenuti, tra i quali Giancarlo Nicotera della maggioranza e Bevilacqua e Maria Lucia Raso. Terzo punto inerente le variazioni legate all'acquisto di passerelle per il mare a favore dei disabili. Punto che è stato messo in risalto dal sindaco Murone e sul quale la votazione è stata favorevole all'unanimità. Quarto punto, altra variazione sulla delibera riguardante l'assunzione di 14 dipendenti e altro personale con fondi ministeriali, oltre alle tariffe Tari che prevedono entrate per il 2025 di quasi 12milioni. Sul punto le perplessità della Lo Moro sui "tempi di approvazione di una ratifica che poteva essere approvata prima visto che si trattava di una delibera del 4 giugno". Il sindaco Murone ha giustificato i ritardi con "la mancanza della costituzione di commissioni". Il punto è stato approvato con 14 voti e 9 astensioni. Altra pausa alle 15 2 20 e ripresa dopo circa 25 minuti. Quindi, il punto più importante relativo alla proposta di delibera sull'assestamento generale di Bilancio e salvaguardia degli equilibri. Ancora una volta l'assessore al Bilancio Bifano ha relazionato sul punto. "Quando siamo arrivati - ha detto - abbiamo trovato una situazione complessa, ma siamo orgogliosi di quanto fatto".
E tra le voci più significative, la rivisitazione del Piano di rientro, tenendo fede ai "consigli" della Corte dei conti. Quindi, alla richiesta di rientrare in 3 anni e non in 10 anni. Si tratta della cifra di 7.671.940,51 euro che saranno impegnati nel Bilancio di previsione 2025/2027, nel seguente modo: anno 2025 euro 1.928.656,75; anno 2026 euro 2.778.656,75; anno 2027 euro 2.964.627. Perplessità e criticità sono state espresse dal capogruppo Pd, Fabrizio Muraca e poi dal consigliere di maggioranza, Massimo Cristiano che ha stigmatizzato "la situazione ereditata all'interno di un contesto difficile di Bilancio". "Siamo davanti ad un atto di programmazione economica che è vincolato alle previsioni - ha detto dal canto suo la Lo Moro - Di certo non ci si aspetta grandi novità".
Esprimendo perplessità anche sui conti delle Partecipate che inevitabilmente riguardano le casse del Comune, auspicando una maggiore capacità di spesa e un "potenziamento di attenzione sulla capacità di introiti". La consigliera Serratore ha poi chiesto chiarimenti su 70mila euro previsti per lo staff del sindaco (pare 4 unità) solo per il 2025. Una cifra che nel corso della sindacatura Murone (se rimane in carica per tutto l'arco del mandato) dovrebbe raggiungere la quota di 350mila euro. Un salasso davvero notevole che dovranno pagare i cittadini di Lamezia. Identica richiesta è arrivata dal consigliere Bevilacqua. Mentre Gennarino Masi ha fatto notare come "negli anni non sono state messe in atto le sollecitazioni della Corte dei conti", riferendosi in particolare al Piano di rientro. Per il consigliere Mimmo Gianturco "è emerso un quadro più chiaro rispetto alla narrazione che ancora qualche giorno fa si faceva andando in netta discontinuità con la precedente amministrazione", chiaro il riferimento alla Giunta Mascaro.
Dalla consigliera Carolina Caruso i "complimenti all'opposizione per il contributo alla discussione". Per Antonio Lorena, consigliere di Fdi "con responsabilità stiamo facendo quello che ci chiede la Corte dei conti". Annita Vitale ha messo in risalto che "l'Ente si trova ora di fronte ad uno nuovo Piano di rientro triennale" e di questo bisogna "prenderne atto", visto che la richiesta era già stata avanzata alla precedente amministrazione. Il consigliere Nicotera nel suo intervento ha sottolineato, tra l'altro, il dato relativo agli anni passati e al "risanamento" di un Ente che era al tracollo. E nella dichiarazione di voto, Nicotera, ha stigmatizzato di non aver avuto risposte su alcuni quesiti chiesti, non condividendo la spesa per lo staff del sindaco "di 350mila euro,70 mila annui. Spesa che ritengo superflua se fatta con connotati politici e non tecnici. È una cifra notevole - ha detto Nicotera - Sarebbe invece auspicabile assumere del personale che negli anni viene formato e rimane in capo ed a supporto tecnico dell'amministrazione comunale, visto che vanno a sostituire personale vincitore di concorso e confluito in altre amministrazioni".
Di "operazione di chiarezza" ha successivamente parlato il sindaco Murone che ha preso atto degli interventi dei consiglieri tutti, di maggioranza e opposizione, per un "colloquio che è stato franco e costruttivo". Concordando che il "discorso sulle Partecipate non può rimanere fuori e che Lamezia deve contare nel Cda della Sacal". Sull'utilizzo dell'avvocatura esterna Murone ha annunciato che alla scadenza del contratto in essere nel 2026, non sarà rinnovato. Quindi, il voto definitivo con 14 voti a favore, 6 contrari e 4 astenuti, tra cui Nicotera della maggioranza. Dopo il voto sul Bilancio sono state discusse le due interrogazioni alle quali ha risposto l'assessore Bifano. Quella sulla stabilizzazione dei tirocinanti e l'altra sullo stato di avanzamento dei lavori nei quartieri strategici della città.
A.C.
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