Lamezia Terme - Al via - non si sa se in anticipo rispetto alla scadenza della primavera 2025 - le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative di Lamezia. Da settimane c'è fermento nei partiti e nelle coalizioni. Nel centrodestra - a parte l'uscita di qualche mese fa del deputato leghista, Domenico Furgiuele sulla "possibilità" di aspirare per il suo partito ad un ruolo importante nella corsa alla sindacatura - si valuta la situazione in un contesto incerto. L'attuale primo cittadino, Paolo Mascaro non ha ancora manifestato alcuna volontà: né di ricandidarsi, né di abdicare. Anche per via dell'interpretazione della norma in merito alla parentesi commissariale. Tuttavia, c'è chi sostiene che Mascaro cerca qualche "sponda" nei partiti dopo che la scelta del "civismo" pare non abbia dato buoni frutti. Anzi, molte sono state fino ad oggi le défaillance e i cambi di casacca all'interno della sua maggioranza. Centrodestra che potrebbe puntare su altri "cavalli", come il ritorno dell'ex sindaco, Pasqualino Scaramuzzino accreditato con la Lega, anche se l'interessato dalla sua pagina Fb precia di "non essere interessato".
Ma c'è da capire come si muoveranno i partiti, da Fratelli d'Italia a Forza Italia che sono il perno della coalizione. Non si ha contezza al momento di nomi certi da spendere. Solo vaghe congetture che rimandano a nomi non certo di prima scelta - non si sa se di facciata o meno - per non scoprirsi o per gettare semplicemente l'amo in cambio di altri incarichi. Fra quanti potrebbero ambire ad una candidatura, si fanno i nomi dell'attuale presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, del vicesindaco (se non si candida Mascaro) Antonello Bevilacqua e poi qualche sorpresa che non manca mai. Altra variabile di non poco conto nel centrodestra, potrebbe riguardare il "peso politico" che godono alcuni esponenti già vicini a Forza Italia e all'Udc. C'è chi giura che vorrebbero ancora recitare un ruolo importante nelle scelte da compiere.
Ma è nel centrosinistra che le varie anime sono ancora più "agitate". È palese che l'ex sindaco, Gianni Speranza sia disponibile a una riproposizione di un suo impegno diretto per città. L'ex esponente di Sinistra italiana, senza alcuna tessera di partito come egli stesso evidenzia in ogni occasione pubblica, cerca "consenso" nello schieramento e gradirebbe la condivisione di tutte le forze del centrosinistra che, come al solito, procede diviso. Proprio per questo motivo, Speranza starebbe incontrando - anche se in modo informale - i maggiorenti del Pd e i "compagni" più vicino a lui. Alcuni di essi di recente già transitati nello stesso Pd. Partito dove già da tempo si muove il segretario cittadino, Gennarino Masi che adesso, tenuto conto della dichiarata disponibilità di Doris Lo Moro, pare abbia fatto un passo indietro per "sposare" l'eventuale candidatura dell'ex parlamentare e magistrato. Una candidatura questa che "spazzerebbe" via tutte le altre cosicché i giochi nel centrosinistra potrebbero già chiudersi con largo anticipo. Ma sarà così? Di fronte ad una candidatura della Lo Moro alle Comunali, all'interno del gruppo dirigente del Pd e del centrosinistra ben poche potrebbero essere le obiezioni.
Se invece la diretta interessata pensa ad altro, nel centrosinistra l'unica via maestra dovrebbero essere le primarie, con Masi che potrebbe rilanciare la sua candidatura, così come Speranza, Italo Reale, gli ex presidenti del Consiglio comunale, Francesco Muraca e Francesco Grandinetti e qualche altro o altra "pretendente". Da definire, infine, per esempio la collocazione degli aderenti al partito di Calenda che da poco hanno "conquistato" un seggio in Consiglio comunale o degli aderenti a Italia Viva, così come bisognerà comprendere le intenzioni degli altri movimenti che ruotano nell'orbita del centrosinistra, dal Movimento "Lamezia bene comune", agli aderenti a Cinquestelle passando per il Movimento "Nuova Era" che alle passate Amministrative espresse il candidato a sindaco. Fin qui quella che molti indicano come attuale situazione nel centrosinistra. Senza escludere, come spesso è accaduto in passato, possibili altri candidati e "colpi di scena".
A.C.
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