A Lamezia l'ultimo saluto al giovane Aslan, una vita spesa per ritrovare il fratello scomparso nel 2005

aslan_3ac6d.jpg

Lamezia Terme - È previsto in quesrti giorni l'arrivo in Italia e successivamente a Lamezia di Aslan Yuksel per un ultimo saluto. Il giovane, di origine turca, molto conosciuto e amato in città è venuto a mancare nei giorni scorsi in Germania. Dal 2005 aveva condiviso la sua battaglia nel ritrovare il fratello Islam, scomparso all’età di 15 anni da Lamezia. “Era il 16 febbraio 2005 quando – per come raccontato anche dalla trasmissione Chi l’ha visto, che si era occupata del caso - si era allontanato da Lamezia Terme. Il ragazzo attraversava un periodo di difficoltà. Il disagio lo aveva portato ad abbandonare gli studi per problemi di relazione, emersi più chiaramente in seguito all’inserimento in un’altra scuola. Al momento della scomparsa era ospite di un centro specialistico, in cui era stato accompagnato poche ore prima”. Oggi, sui canali del programma scrivono, inoltre, “gli amici Laura Piccioni, e Alessandro Nagliato, insieme a tanti si stanno prodigando per aiutare la sua famiglia, alla quale va l’abbraccio della redazione di ‘Chi l’ha visto?’”. Aslan, secondo quanto si è appreso, è morto in Germania dove viveva da qualche tempo avendo lasciato Lamezia. In questi giorni gli amici lametini più cari hanno avviato anche una raccolta fondi per aiutare la famiglia ad affrontare le spese funerarie.

Centinaia i commenti sui social appresa la triste notizia: “non doveva andare così” e, ancora “Spero che ritroverai la pace e la serenità che qui ti mancava”. Gli amici lo chiamavano “leone” e ricordano il suo amore per Lamezia che chiamava “casa”. Sentito anche il ricordo del presidente del consiglio comunale di Lamezia: “Aslan, il tuo sguardo gentile e la tua educazione ti precedevano, il tuo sorriso era sempre contagioso. Anche in Parrocchia di sorrisi ne hai ricevuti e donati tanti. Qualcuno vi chiama i facchini del mondo perché portate sopra le vostre spalle, e non solo, un carico di sofferenza e sensibilità che alla fine, spesso, risultano essere troppo pesanti. Non dovrebbe mai finire così la vita. Aslan, un abbraccio forte sin lassù da parte di tutti noi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA