Lamezia Terme - Si è tenuto martedì 30 settembre, alle 17, al Chiostro, l’evento aperto alla cittadinanza intitolato “Arteterapia: un ponte verso il benessere”. L'iniziativa, promossa anche in collaborazione con l'associazione Gedeone, ha avuto l'obiettivo di valorizzare l’importanza dell’arteterapia e della musicoterapia nei percorsi di salute mentale, evidenziando l’importanza di approcci integrati e innovativi per il benessere di individui e comunità. Attività centrale dell'incontro - fanno sapere in una nota - è stata la proiezione del cortometraggio-docufilm “Folle Speranza”. L’opera è stata ideata dalla Dott.ssa Sonia Graziano, Direttore della SRP di Girifalco, con la regia di Pino Giordano, regista girifalcese che ha contribuito gratuitamente al progetto. Il docufilm, nato da un laboratorio teatrale preesistente, è stato definito un "dipinto" o un "quadro" in cui i pazienti sono i colori. Il titolo stesso, "Folle Speranza," è nato da un’idea emersa durante la genesi del progetto.
Il lavoro è scaturito dalla decisione di passare dal teatro al cinema a seguito di difficoltà riscontrate in rappresentazioni precedenti. Il film è visto come un progetto coraggioso, terapeutico e profondamente umano. Esso mira a restituire dignità a coloro che vengono spesso etichettati, offrendo uno sguardo empatico sulla salute mentale. Il teatro, e per estensione il cinema, diventa un luogo di verità dove i pazienti assumono un ruolo attivo, facilitando l'espressione di emozioni e conflitti (come rabbia e aggressività) che difficilmente verrebbero esternati con la verbalizzazione.
L'evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e operatori dei servizi. I Dott. Pullia e ha illustrato i benefici dell’arteterapia nei contesti terapeutici. L’arteterapia, sebbene considerata una disciplina relativamente nuova per l'Italia (con radici negli Stati Uniti e in Inghilterra negli anni '40), è stata presentata come complementare alla psicoterapia, basata sul processo creativo del paziente e sulla necessità di percepire l'arteterapia come uno spazio protetto e sicuro. Attraverso l'interpretazione di opere d'arte (come pittura o scrittura), è possibile risalire ad aspetti profondi della personalità e dei traumi, in parallelo con il metodo psicanalitico delle libere associazioni.
La dottoressa Nigliazzo, musicoterapista, ha approfondito il ruolo della musica come strumento di cura e relazione. La musicoterapia è stata riconosciuta come disciplina scientifica per la cura, la prevenzione e la riabilitazione, e si estende a livello globale, sia in modalità ricettiva (ascolto) che attiva (improvvisazione). Inoltre, è stato menzionato l'uso della poesia come terapia, con l'intenzione di organizzare un gruppo che unisca musica e poesia. Gli operatori hanno espresso il desiderio che le vecchie mura delle strutture psichiatriche, che un tempo erano luoghi di sofferenza e chiusura, diventino oggi luoghi di cura interconnessi, aperti sul territorio, dove il paziente si senta persona e non venga stigmatizzato. La cura non può restare confinata, ma deve diventare "ponte" e relazione. L'evento si è concluso con i saluti istituzionali, inclusa la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Lamezia, Dott.ssa A. Spinelli. L'Assessore ha ribadito la necessità di allontanare lo stigma e riconoscere alla salute mentale la stessa dignità delle patologie fisiche, come previsto dal principio di salute definito nel 1948 (benessere fisico, psichico e sociale). Ha inoltre lodato l'iniziativa di creare ponti di condivisione e benessere, L'Assessore ha espresso grande interesse nel divulgare ulteriormente le attività svolte. L'evento ha visto anche la gradita partecipazione degli attori e dei terapisti della riabilitazione, alcuni dei quali, come Debora, hanno testimoniato l'efficacia del progetto di arteterapia e teatro, che li ha aiutati a superare l'isolamento e a divertirsi.
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