"Dentro le piantagioni della ‘ndrangheta": a 'Le Iene' il lavoro della Guardia di Finanza Lamezia per individuare coltivazioni marijuana

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Lamezia Terme - “È pazzesco come l’uomo si ingegni per delinquere”. Questa la riflessione della Iena Luigi Pelazza che, insieme alla Guardia di Finanza di Lamezia, si è recato “dentro le piantagioni della ‘ndrangheta” in Calabria. è, infatti, andato in onda un servizio de le Iene alla scoperta dell’operato dei finanzieri che, con i loro sofisticati strumenti, individuano centinaia di piantagioni illecite della sostanza stupefacente collegate alla criminalità organizzata. Coltivazioni realizzate in zone impervie e difficili da raggiungere. La Iena ha, quindi, partecipato ad una missione assistendo, fase per fase, dall’individuazione grazie alla pattuglia aerea, alla distruzione delle piante. A spiegare l’operato dei finanzieri è il Maresciallo Vito Margiotta del nucleo operativo Gdf Lamezia Terme. 

Decollato l’elicottero, con a bordo i finanzieri e anche Pelazza, sul territorio di Tiriolo, viene avvistata una piantagione. Allertata la pattuglia di terra, per le fiamme gialle è però difficile raggiungerla vista la zona impervia e di fitta vegetazione. qui le piante si mimetizzano e avvistarle è molto difficile. Ma, gli occhi esperti dei finanzieri lametini e le sofisticate tecnologie militari a bordo dell’elicottero, riescono a individuarle e bloccare i guadagni illeciti della ‘ndrangheta. 

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Vengono piattate nel bosco fototrappole. Il laser del velivolo è capace di rilevare anche le temperature e individuare così i tubi di irrigazione, che vengono impiantati sottoterra. Sofisticati sistemi di irrigazione realizzati dai criminali. La ricerca di un bacino o di un fiume è una spia dal momento che, come spiega Margiotta, la marijuana ha bisogno di molta cura e acqua. 

Gli uomini di terra cercano così – come emerge dal servizio della trasmissione di Italia 1 – di aprirsi un varco grazie alla posizione individuata dall’elicottero. A volte non vi riescono. C’è bisogno di un piano così, rientrati alla base, il giorno dopo all’alba ripartono per la nuova missione verso le piante di marijuana. Ancora una volta è il Maresciallo Vito Margiotta a spiegare il processo. “Solo le femmine sono in grado di produrre i fiori, dove si svilupperà il Thc principio attivo della marijuana”. E, spiega la Iena: “quello che fumato nella canna sballa… per intenderci”. 

Non senza difficoltà, la Gdf giunge alla piantagione. Qui si trova difronte centinaia di piante, alcune già a maturazione, un sofisticato sistema di irrigazione, bidoni e tubi interrati, un sistema di vasi comunicanti e pompe. Un guadagno di migliaia di euro che, grazie a tale scoperta, sono stati sottratti alla criminalità. Infine, viene avvisato il magistrato di turno che autorizza la distruzione sul posto. Le piante vengono a questo punto sradicate a mano, pianta per pianta, per essere bruciate sul posto dopo un campionamento. Si passa poi a smantellare tubazioni e impianti che vengono resi inutilizzabili e smaltiti. “Il male proverà ogni giorno a distruggere questa terra ma il bene continuerà a proteggerla”, si conclude così, con questa riflessione, il servizio de Le Iene nel cuore delle piantagioni in Calabria.  

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