Lamezia Terme - Il Tribunale di Lamezia Terme ha accolto la domanda di intervento per danno temuto, presentata dagli avvocati Maria Bonaddio e Antonello Sdanganelli del Foro di Lamezia Terme per il titolare del Lido delle Sirene situato a Gizzeria Lido, per l'erosione costiera che da anni stava sempre più lambendo la costa antistante il lido.
“In particolare il titolare – è specificato in una nota dei legali - aveva denunciato il pericolo di danno temuto per l'avanzare sempre più incalzante del mare a causa dell'erosione costiera, che interessava sia lo spazio avuto in concessione demaniale e sia la struttura risto-alberghiera di sua proprietà, che dai 279 metri di distanza del 2005 già nell'anno 2018 si era ridotta a 10 metri dal muro di cinta della struttura balneare”.
“Nel giudizio – spiegano - è stata espletata una CTU ( consulenza tecnica di ufficio) che ha permesso di evidenziare e confermare il fenomeno dell'erosione costiera evidenziando anche una concausa: la presenza delle due soffolte realizzate nel mare antistante la località Maiolino di Gizzeria. La presenza delle due soffolte ha fortemente ridotto la quantità di materiale solido per il tratto di costa che interessa il Lido delle Sirene. Il Tribunale – aggiungono i legali - ha altresì evidenziato che quando si realizzano questi tipi di opere occorre procedere ad una preventiva analisi dell'evoluzione della costa e dell'intera unità ovvero sub-unità fisiografica nella quale va a ricadere l'opera di protezione che si intende realizzare, secondo le linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi emesse, dalla Autorità di Bacino della Regione Calabria, nel novembre 2006”.
“Il Tribunale di Lamezia Terme accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Maria Bonaddio e Antonello Sdanganelli ha indicato come responsabili il Comune di Gizzeria, in quanto soggetto deputato alla progettazione e all'esecuzione delle due soffolte davanti località maiolino e la Regione Calabria quale soggetto responsabile per la "pianificazione, programmazione degli interventi di protezione costiera su scala regionale, oltre che del monitoraggio delle modifiche indotte a seguito degli interventi realizzati per la difesa dall'erosione costiera e per l'autorizzazione per gli interventi di ripascimento della fascia costiera interessata da fenomeni erosivi". “Mentre – si legge ancora - sarà il Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico che dovrà eliminare urgentemente la fonte del pericolo”.
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