Giornata contro la violenza sulle donne, eventi ed iniziativa in città e nel comprensorio: “Sensibilità e rispetto ogni giorno” - REAZIONI

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Lamezia Terme – Iniziative, eventi, riflessioni. La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne prevede un intenso programma di momenti di sensibilizzazione in città e in molti centri del comprensorio.

Oggi pomeriggio a Lamezia, alle 18 sull’isola pedonale è previsto l’evento “Sabotiamo guerre e patriarcato. Facciamo salire la marea!” così 'Non Una Di Meno' lancia l’evento che si strutturerà in una “passeggiata rumorosa”. Diversi gli spazi di approfondimento e analisi nelle scuole. Il Soroptimist Club di Lamezia Terme, guidato dalla presidente Luigina Pileggi, rinnova il proprio impegno nella campagna internazionale “Orange the World”, promossa da ONU, UN Women e Federazione Europea del Soroptimist, per sensibilizzare la comunità sulla violenza di genere. Dal 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, la città sarà protagonista dei 16 giorni di attivismo, periodo dedicato a iniziative di prevenzione, formazione e sostegno alle vittime.
A Curinga, alle 16 è prevista l’esposizione di una targa in ricordo simbolico di tutte le donne vittima di violenza e femminicidio. A Nocera Terinese, alle 17 nella sala consiliare è, invece, in programma un convegno sul tema “Lottiamo insieme contro la violenza sulle donne”.

REAZIONI

Filcams Cgil: “Il lavoro regolare è prima forma di rispetto”
La Filcams Cgil Calabria ribadisce con forza che la libertà e la dignità delle donne si difendono anche nei luoghi di lavoro.
“Nei settori che rappresentiamo – commercio, servizi, turismo – troppe donne – affermano dal sindacato - vivono ancora condizioni di part-time involontario, bassi salari, carriere bloccate, turni discontinui, fragilità economica. Una condizione che limita l’autonomia e, troppo spesso, le espone a dinamiche di dipendenza economica che possono trasformarsi in vulnerabilità, ricatto, violenza, dentro e fuori il lavoro. Per noi questo non è un tema da ricordare un solo giorno l’anno: è una battaglia quotidiana fatta di contrattazione, tutele, permessi, diritti esigibili, servizi, formazione, organizzazione del lavoro che rispetti davvero i tempi di vita delle donne e valorizzi il loro ruolo. Perché un lavoro stabile, libero, ben retribuito e tutelato è uno degli strumenti più potenti di emancipazione. Migliorare il lavoro delle donne significa migliorare la loro vita, e la vita di tutta la comunità”.

Filomena Greco (Italia Viva): "Riconoscere e combattere la violenza economica che imprigiona le donne nella marginalità"

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della violenza contro le donne, Filomena Greco, Consigliera regionale di Casa Riformista - Italia Viva, invita a tenere alta l'attenzione non solo sulla violenza fisica esercitata sulle donne, ma anche sulla violenza economica che limita ed imprigiona la libertà femminile, anche nel contesto del Mezzogiorno d'Italia e della Calabria. Eurostat ci dice che la Calabria è tra le regioni peggiori d'Europa, con il tasso di occupazione femminile inchiodato al 33,1%, contro una media nazionale del 53,3%. Il divario occupazionale è tra i peggiori nel continente, aggravato dall'elevata disoccupazione che colpisce le giovani donne laureate: solo il 21,6% di loro trova un lavoro a tre anni dal conseguimento del titolo. Alte competenze e zero opportunità, con le laureate calabresi spesso più brillanti dei loro coetanei, costrette all'inattività o all'emigrazione. "Il 25 novembre oltre ad essere la giornata del lutto e della condanna delle pratiche di violenza sulle donne, - ricorda Filomena Greco- " si deve considerare che la violenza si esercita in molteplici forme e modi, tutte indirizzate a costringere le donne in posizione di subordinazione e ricattabilità. Non sono solo i segni sul corpo ad identificare una vittima della violenza di genere, al contrario spesso si manifesta attraverso la privazione dell'autonomia e dell'indipendenza, della libertà di scelta e della dignità economica. La dipendenza economica alimentata dalla disoccupazione rende le donne calabresi più vulnerabili e meno capaci di uscire da relazioni violente".

La consigliera di Casa Riformista- Italia Viva individua proprio nella violenza economica la catena invisibile e subdola che perpetua e potenzia la disparità e, dunque, la sottomissione. " Violenza economica è emarginazione- specifica Greco- costringe a ruoli marginali, in famiglia e nella società; violenza economica è ricatto, poiché la dipendenza economica incatena le donne a relazioni abusive e violente. I reati spia del Codice Rosso segnalano un'emergenza costante nella nostra Regione, con il forte incremento dei maltrattamenti: più 33%, per l'80% di origine domestica. Ecco perché sento di chiedere un impegno corale affinché in Calabria si intensifichino gli sforzi per un lavoro femminile di qualità, per l'accesso al credito e la realizzazione di servizi di supporto: tutte misure che possono affrancare le donne dalla dipendenza economica, promuovendo autodeterminazione e spezzare così il circolo vizioso della doppia fragilità femminile". 

La responsabile regionale di Italia Viva chiede per conto di Casa Riformista un piano di azione congiunto che includa incentivi per l'imprenditoria femminile e misure per una effettiva parità salariale; potenziamento dei centri antiviolenza e delle Case rifugio; infine campagne di sensibilizzazione a partire dalle scuole per un'educazione al rispetto e alla responsabilità. "Il 25 novembre non può essere solo una giornata per commemorare le vittime della violenza di genere- ha concluso Greco- ma deve essere trasformata in un'occasione per la mobilitazione di tutte e tutti affinché l'indipendenza economica sia riconosciuto come un diritto e non una concessione o un privilegio".

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