Si fa sempre più delicata la classifica della Vigor: da ieri in zona play-out

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Lamezia Terme – Vigor Lamezia risucchiata in zona play-out dopo l’inattesa battuta di arresto interna contro il Milazzo. Per la seconda volta in questa stagione, i biancoverdi perdono due gare consecutive. Era già accaduto tra la sesta e la settima giornata, quando si uscì sconfitti al cospetto di Paternò e Nissa. La scossa generata dal cambio della guida tecnica sembra essersi insomma esaurita. Adesso non c’è più alcuna differenza, in termini di rendimento, tra la gestione Foglia Manzillo e quella Mancini. Stesso identico ruolino, due vittorie, un pari e tre sconfitte, di marcia. Di conseguenza stessi punti, sette, tanto con in panca l’allenatore campano che quello di Nocera Terinese. A conferma che il problema di questa Vigor non era il manico. Una rosa che, eccezion fatta per Errico e Amendola, lascia alquanto a desiderare sul piano della prestanza fisica, come evidenziato in maniera lampante dagli ultimi 90’, priva di un vero regista in grado di fare la differenza a centrocampo e con un parco attaccanti male assortito, in cui balza agli occhi l’assenza di una vera prima punta abile a tenere palla e farsi valere nel gioco aereo. Poco felice si è rivelata anche la scelta degli under. Dei tredici, escludendo l’ultimo arrivato Riga, con i quali si è iniziata la stagione, ne sono andati via già ben otto, inclusi i tre inizialmente riconfermati della passata annata. Basti pensare che contro i mamertini, complice pure il forfait di Guerrisi, il tecnico biancoverde ha avuto a disposizione giusto cinque fuoriquota di movimento, compresi i tre, Del Pin, D’Anna e Simonetta, partiti titolari. Tant’è che, per la terza volta nelle ultime quattro gare, è stato portato in panchina il 2008 Gaudio della Juniores. L’unico under che sta sorprendendo in positivo è sin qui stato il 2005 D’Anna, non a caso ieri il migliore dei suoi. L’unico, assieme un po' all’over Catalano, capace di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Particolare curioso, ieri in panchina nel Milazzo c’era quel Christian Sardo (2006) fresco di rescissione con la formazione lametina, con la quale non ha giocato neanche un minuto ufficiale.

È chiaro che alla riapertura del mercato, ormai imminente, ci sarà bisogno di apportare dei correttivi mirati alla rosa, cercando di sbagliare il meno possibile. Sarà ancora Giovanni Caterino il diesse? Ieri, a meno che non si sia ben mimetizzato, non si è visto allo stadio. Sansone e compagni sono ora scivolati in sestultima posizione in condominio con l’Enna ed una sempre più deludente Gelbison. Un quadro della situazione non dei più rosei, specie se si tiene conto del fatto che si è ora attesi dalle due consecutive trasferte contro la neo capolista Savoia ed il quotato Messina. Poi si chiuderà il girone di andata ospitando la Sancataldese, in quello che si preannuncia come una gara cruciale, ed andando a far visita all’Igea Virtus, al momento seconda forza del torneo. Dieci le squadre al momento impelagate nella lotta salvezza: dai 16 punti del Castrumfavara ai 6, ma 20 conquistati sul campo, del Messina. Classifica che nelle prossime settimane potrebbe iniziare a staccarsi in due tronconi. Per il momento il divario tra il Gela ed il Castrumfavara è di sole tre incollature, ma il trend delle ultime due settimane farebbe presagire tale scenario. Lo dimostra anche il fatto che, rispetto ad un paio di domeniche addietro, sono lievitati da quattro a sette i punti a dividere il quinto dal sestultimo posto, senza contare che la Nissa, al momento quinta assieme al Milazzo, deve recuperare la gara in casa dell’Athletic Club Palermo. Il gol di Giunta dal dischetto fa perdere un’ulteriore posizione alla difesa vigorina, scesa da quinta a sesta meno vulnerata del girone. A livello di prolificità, invece, soltanto Gelbison, Ragusa e Paternò hanno segnato meno dei biancoverdi. Già tre le sconfitte interne; peggio, con quattro kappaò, hanno fatto solo Reggina e Gelbison. Restano ventotto, inclusi coloro che sono già andati via, gli elementi utilizzati in queste prime quindici gare ufficiali. Ancora non impiegato giusto il terzo portiere Stella. Sanzone resta il solo elemento della rosa ad essere partito sempre titolare sia in campionato che in Coppa Italia. Quella subita ad opera dei mamertini, anche loro una matricola, è stata la quarta sconfitta per 1-0. Con identico risultato si è invece battuto Acireale e Reggina. Un dato poco incoraggiante è poi quello che sinora ha visto la Vigor riuscire in una sola occasione a non perdere dopo essere passata in svantaggio. È accaduto giusto a Favara. Quello trasformato da Giunta, con Iannì riuscito solo a toccare la palla, è stato il primo calcio di rigore stagionale assegnato contro i biancoverdi.

Ferdinando Gaetano

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