Immissione in servizio dei 135 vincitori concorso Inps in Calabria, le richieste della Cgil

sede-inps-20201_86a8b_cd10a_0c2f2.jpg

Lamezia Terme - “Si è svolta in data 6 aprile, presso la sede della Direzione Regionale, una riunione sindacale con all’ordine del giorno l’immissione in servizio dei 135 vincitori di concorso assegnati in Calabria e le attività formative “on boarding” per il suddetto personale". Sulla questione interviene in una nota Onofrio Laganà, coordinatore regionale Cgil Inps Calabria per il quale "nel corso dell’incontro il Direttore regionale ha illustrato le dinamiche che hanno portato all’assegnazione dei 135 nuovi assunti in Calabria (al momento 136 a causa della sospensiva del TAR che assegna un ricorrente sulla DP di Cosenza). Dopo alcuni incontri avuti con i vincitori del concorso, l’amministrazione ha ritenuto di poter venire incontro alle esigenze da loro manifestate, con particolare riferimento alle sedi di destinazione. Si interverrà quindi con la creazione di due poli, uno a Palmi e l’altro a Lamezia Terme, dove verrà assegnato il personale neoassunto che ne farà richiesta, lavorando in sussidiarietà per le diverse sedi della Calabria, sgravandole così dal relativo carico di lavoro".

"Il numero definitivo - prosegue la nota - del personale interessato ai poli si potrà avere soltanto a partire dal 17 aprile, giorno in cui in cui il personale prenderà servizio firmando il relativo contratto di lavoro. Per quanto concerne la formazione, dal 17 al 26 aprile sarà avviato un programma specifico a cura della D.C. Formazione e Sviluppo, dal 27 aprile la formazione verrà svolta nelle sedi di assegnazione con il coinvolgimento del Team di sviluppo professionale della DR Calabria e dei Responsabili di U.O. che saranno appositamente individuati, passando così ad una formazione più specifica, attinente agli adempimenti assegnati, tramite affiancamento on the job. Altro aspetto trattato è stato quello della possibilità di poter accedere all’istituto contrattuale del lavoro agile. Nessuna preclusione è ovviamente emersa, ma sarà possibile solo quando saranno acquisite le necessarie competenze che consentano una completa autonomia. Nel nostro intervento abbiamo rimarcato l’eccezionalità di quest’immissione di personale fra mobilità nazionale e nuove assunzioni, e la necessità di assicurare il giusto equilibrio tenendo nella dovuta considerazione le esigenze di tutte le parti coinvolte, specie del personale che fino ad ora ha “tirato avanti la baracca” garantendo i servizi all’utenza con grande impegno e professionalità. Siamo altresì consapevoli che la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa è cambiata, e la presenza fisica sul posto di lavoro non è più un requisito imprescindibile".

"Oggi sono disponibili istituti contrattuali che garantiscono al personale interessato la possibilità di lavorare da remoto, che sia da casa o da strutture più prossime alla propria residenza, ed al contempo garantire quei livelli di produttività necessari al raggiungimento degli obiettivi ed alla soddisfazione delle richieste dell’utenza. Questo consentirà di avere garanzia che le sedi maggiormente penalizzate dall’assegnazione del personale ai poli possano ricevere il necessario supporto in caso di difficoltà. Il personale coinvolto nella formazione (nuovi assunti e formatori) sarà naturalmente neutralizzato ai fini della produttività. A margine dell’incontro abbiamo sollecitato l’amministrazione sulle seguenti tematiche: Avviare una riflessione sulla stipula degli accordi decentrati sui progetti di sede da cui dipenderà una quota non inferiore al 20% del salario accessorio del personale (per questo passaggio è necessaria la definizione delle linee guida all’interno del CCIE di prossima discussione);  Abbiamo chiesto la riapertura dei termini per la presentazione delle candidature sugli esperti in materia. L’amministrazione, pur non prevedendo di riaprire la procedura, si è dichiarata disponibile a esaminare eventuali domande che saranno presentate in modalità cartacea (sul punto siamo particolarmente contenti che qualche altra organizzazione sindacale abbia voluto citarlo nel proprio comunicato, evidentemente tale richiesta, proveniente solo dalla FP CGIL, è stata particolarmente apprezzata); Abbiamo infine posto all’attenzione dell’amministrazione l’esigenza di interventi urgenti che riguardano lo stabile di Via Romeo della D.P. di Reggio Calabria. La chiusura dello stabile di S. Anna ha acuito ancor più carenze strutturali (ma non solo), già presenti e che necessitano di risposte urgenti per garantire una “decorosa” sistemazione di tutto il personale. L’amministrazione ha assicurato che gli interventi necessari sono già stati programmati e che saranno eseguiti nel più breve tempo possibile”, conclude la nota di Onofrio Laganà, coordinatore regionale Cgil Inps Calabria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA