Catanzaro - "Sempre più famiglie sono costrette a fare i conti con l’innalzamento del costo della vita: dal carrello della spesa per i beni alimentari di prima necessità, la casa, i servizi, i tributi, la salute, i trasporti, per i costi per scuola e università dei propri figli. I bilanci familiari, stremati dalla precarietà del lavoro e dall’inflazione, sono divenuti una coperta corta che comporta la fatica a far quadrare i conti, il ricorso a risparmi o a finanziarie, altre volte finanche a rinunce. Ma quando in gioco c’è il peggioramento della qualità della vita o la rinuncia a diritti fondamentale allora è un tema sociale a cui dare risposte concrete" è quanto si legge in una nota di Federconsumatori Calabria.
Federconsumatori Calabria spiegano "considerato che sono ancora in corso le iscrizioni per l’anno accademico, ha inteso monitorare l’incidenza sui bilanci familiari calabresi del costo degli affitti per gli studenti Universitari fuori sede ma entro i confini regionali, atteso che, gli studenti che risiedono in prossimità delle aree urbane prossime alle sedi universitarie, scelgono il pendolarismo. Nel 2023/2024 la popolazione studentesca calabrese nei 3 atenei della regione risultavano essere di n. 38.703 studenti (Unical n. 23.027, Magna Grecia n. 10.791 e Mediterranea n. 4.955) sul totale nazionale di 1.960.821. Un dato in aumento se si considera che gli iscritti a fine 2023 risultavano 39.962 di cui 1.967 stranieri e gli immatricolati 7.585".
"L’Unione degli studenti universitari - sottolineano - ha recentemente denunciato a livello nazionale la mancanza di politiche per sostenere il diritto allo studio anche attraverso politiche per la casa, considerato l’aumento vortiginoso degli affitti con i prezzi delle camere singole passate da 461 euro mensili a 613 euro con un +152 in un solo anno e con punte massime di affitto a persona a Milano di 732 euro, a Bologna 632 euro, a Firenze 606 euro, a Roma 575 euro".
"Federconsumatori Calabria ha preso a riferimento della prima Indagine, pari soluzioni di proposte di affitto nelle tre aree di Cosenza-Rende, Catanzaro e Reggio Calabria ed esaminato il costo delle soluzioni con camera singola per persona, alloggi posti in prossimità della fermata di un mezzo pubblico e non eccessivamente distanti dalla sede universitaria. Dalle numerose proposte esaminate, l’area urbana di Cosenza-Rende è risultata essere quella con le proposte di affitto medio mensile a persona più alte con euro 391,00, a seguire Catanzaro con 350 euro mensili a persona e Reggio Calabria con 305 euro".
"A tale dato - proseguono - si aggiunge il costo base della contribuzione media per ciascun studente che nel 2023 in Calabria risultava essere di 1.056 euro (media nazionale 2.160 euro) con 20.897 studenti totalmente esonerati e 12.817 beneficiari di borse di studio mentre, per chi rientra nei limiti di reddito, l’accesso al bonus studenti di circa 500 euro posto a bando dalla Regione. Al costo medio per le tasse scolastiche, i testi universitari, i trasporti ed il vitto si aggiunge però il costo degli affitti che rappresenta una delle voci più pesanti delle spese che le famiglie devono sostenere per i propri figli considerata l’incidenza media annua 5.500 euro sull’area universitaria di Cosenza-Rende, di 4.950 euro nell’area di Catanzaro e di 4.410 euro nell’area di Reggio Calabria".
Mimma Iannello Presidente di Federconsumatori Calabria: “I dati emersi dalla nostra prima indagine sul costo degli affitti universitari in Calabria evidenzia certamente la varietà delle offerte, ma, esaminato l’insieme delle proposte, la loro fruibilità abitativa e le spese mensili aggiuntive, emergono costi medi annui a persona che superano i 5.500 euro. Possono apparire, costi lontani dai prezzi di Milano, Bologna o Roma, ma abbiamo monitorato soluzioni mensili massime a persona anche oltre le 600 euro".
"Se questi costi si rapportano ai redditi medi regionali emerge la fatica smisurata delle famiglie a portare a compimento gli studi universitari dei propri figli in Calabria e che diventa davvero un’impresa se fuori dai confini regionali. Quasi un privilegio per pochi giovani che amplia le disuguaglianze fra categorie sociali. Sono dati che, nell’insieme, sollecitano l’importanza di dedicare risorse e politiche per rafforzare il diritto allo studio senza rinunce o faticosi pendolarismi che escludono gli studenti dalla pienezza della vita universitaria".
"L’Unical, che si distingue per il suo carattere residenziale, viene incontro ai bisogni degli studenti mettendo a disposizione circa 2.500 posti alloggio all’interno del Campus universitario. A fronte della domanda complessiva servono però in tutta la regione soluzioni abitative diffuse affinché l’esperienza di studio universitario, nella varietà dell’offerta di servizi accessori, possa essere quanto più un valore aggiunto per la crescita dei nostri giovani e di uguaglianza, un fattore che li incoraggia a rimanere nella nostra terra.”
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