L'ultimo saluto della Calabria a Giuseppe De Masi, don La Rocca: "Lui è stato un colosso"

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Rizziconi (Reggio Calabria) - "Giuseppe ha avuto tre capisaldi nella sua esistenza. La famiglia: è stato un marito esemplare e un padre esemplare. Il lavoro: partendo dal nulla, ha reso il suo nome occasione di santificazione per centinaia di famiglie che mettono il pane sulla tavola grazie a lui. La fede in Dio: che ha cercato e trovato, nelle sue scelte forti e coraggiose; ha fatto tutto quel che ha fatto solo perché ha seguito la legge di Dio. Tributiamo così la nostra benedizione ad un colosso, un vero colosso che ha vissuto nel corpo minuto di un uomo". Con queste parole, don Nino La Rocca, parroco di Rizziconi, ha ricordato Giuseppe De Masi, imprenditore della Piana di Gioia Tauro, spirato all'età di 92 anni, protagonista, dalla metà del secolo scorso fino al nuovo millennio, di una "iconica battaglia anti-'ndrangheta" che lo ha costretto a vivere sotto scorta una lunga parte della sua vita, e di una eccezionale esperienza economica, che ha rivoluzionato la meccanizzazione dell'agricoltura e ha assicurato lavoro onesto e sicuro a centinaia di operai. 

In un clima di profonda commozione, alla presenza di autorità militari e civili, i funerali si sono svolti nel pomeriggio odierno, nella Casa Sacra Famiglia di Rizziconi, che ha omaggiato un eroe dell'antimafia imprenditoriale sopravvissuto ad una terribile stagione di attentati e intimidazioni. Una battaglia, quella di Peppe De Masi, ereditata dal figlio maggiore Antonino che, come i suoi familiari, è tutt'oggi protetto dagli apparati dello Stato. Anche il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri ha presenziato alla camera ardente apertasi alle 9 di stamani, onorando così la memoria di De Masi e rivolgendo il suo cordoglio ai suoi figli (oltre Antonino, Michele, Sara, Caterina e Graziella), alla moglie Lina e ai nipoti, unitamente a centinaia di cittadini giunti dalla Piana di Gioia Tauro e anche oltre.

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Tra i presenti all'ultimo saluto, i vertici delle forze dell'ordine del territorio - Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza - il referente regionale di Libera Giuseppe Borrello e il sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo, avvolto nella sua fascia tricolore, insieme ai rappresentanti delle associazioni e del mondo sindacale. "Per molti è stato un grande uomo, un lavoratore instancabile, ma per noi era molto di più. Era nostro nonno, un uomo che ci ha insegnato ad amare il profumo degli ulivi e delle mani sporche di lavoro onesto", lo ha ricordato la nipote Natalie. 

"Nonno Peppe era un sognatore con i piedi per terra. Fino all'ultimo respiro ha lottato con forza. Se vogliamo davvero ricordarlo, ricordiamolo col suo sorriso. Se vogliamo davvero ricordarlo, scegliamo l'onestà", queste invece le parole del nipote omonimo Giuseppe De Masi. "Uno per uno, vi abbracciamo tutti. Le istituzioni, le forze dell'ordine, il presidente della Regione e la giunta regionale, i sindaci del territorio, ogni cittadino. Tutti coloro che con la loro partecipazione hanno onorato la memoria di nostro padre, che vive ancora nei nostri e nei vostri cuori". Così il figlio maggiore Antonino circondato dai fratelli Michele, Sara, Caterina e Graziella.

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