Lamezia, al Chiostro incontro sul progetto di una "nuova città per un grande comprensorio"

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Lamezia Terme - Nell'ambito della ricorrenza istituzionale dedicata alla nascita di Lamezia Terme promossa dal Comitato 4 Gennaio, presso il Chiostro San Domenico è stato presentato il volume "Lamezia 2023. Una nuova Città Un Grande Comprensorio" curato da Vincenzo Villella. Insieme al curatore del libro, il presidente del Comitato, Basilio Perugini e quanti hanno contribuito alla nascita del volume con numerose proposte di Associazioni, politici e singoli cittadini, raccolte appunto nel libro. Proposte finalizzate a dare linfa alla "realizzazione di quella grande città comprensorio" che dovrebbe racchiudere Lamezia e i centri dell'hinterland.

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Ad aprire gli interventi lo stesso Villella che ha citato fra gli altri, l'onorevole Costantino Fittante e la sua "visione di città globale" che nel volume presentato, ricopre uno spazio significativo. Villella ha citato alcuni dei contenuti delle idee enucleata da Fittante, quali la visione di "una città con un avanzato sistema di servizi, città cosmopolita". Città che deve "puntare anche ad avere uno spirito di produzione delle bellezze" e di affidare la sua immagine ai "lametini illustri che si distinguono anche al di fuori della città. Registi, scrittori, giornalisti".  Per Perugini, i "danni per le comunità si verificano quando non c'è coesione. Pur nelle diversità di idee e vedute, c'è bisogno di rispetto anche tra avversari. La varietà di espressione può essere ricchezza". Perugini, tuttavia ha manifestato anche delusione per "la sfortuna di Lamezia che in 50 anni non si è creata quella città che mio padre immaginava", additando "i politici che l'hanno ridotta in questo stato", Da qui, dunque, la necessità di creare insieme alla coesione cittadina anche quella con il comprensorio. E sul tema centrale dell'iniziativa, si sono via via susseguiti gli interventi di quanti hanno contribuito al libro curato da Villella. Dall'architetto Federica Rizzo che ha presentato il "Distretto turistico del Lametino: un grande Comprensorio", finalizzato a permettere di sviluppare progetti attrattivi con l'ausilio di leggi regionali e fondi strutturali.

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"Bisogna lavorare insieme per implementare lo sviluppo - ha detto Rizzo - al di là di logiche personali e politiche. Il Distretto turistico regionale ha avuto l’adesione di 19 Comuni del Lametino, e si attende da quello di Lamezia il via libera per la Conferenza dei servizi".  Comune di Lamezia che, ad onor di cronaca, non era presente con nessun rappresentante a questa iniziativa. Vi è da dire che il Distretto turistico nasce dalle attività dell’Associazione Riviera dei tramonti. Quindi gli altri interventi: da Teresina Calidonna, giovane candidata alle ultime Comunali con una lista civica a sostegno di Marasco sindaco e che in questa occasione ha evidenziato tutto il suo disappunto - prendendo evidentemente le distanze da quella esperienza - per la conduzione amministrativa in atto. "Dalla questione cantina sociale, una vicenda che non è stata condivisa con la città, al Psc che non è in sintonia con la città e che svaluta il patrimonio esistente".

La Calidonna ha parlato della sua proposta racchiusa all'interno del libro e che riguarda una "visione nuova della città proiettata nel 2023". Da Vittorio Paola accenno all'idea di "Piano strategico varato con la prima Giunta Speranza" e ad una "visione policentrica" che guardi alle singole "realtà del territorio con le loro peculiarità". Pasquale Ferraro, consigliere comunale di Curinga si è soffermato sulla necessità di un confronto con "l’area del Lametino" e su una visione collettiva da intendere appunto quale idea della città comprensorio. Proposta conclusiva della serata, quella di Renato Borelli dal titolo "Lamezia Città dell’Istmo" per dare "avvio ad un progetto che investa tutti i comuni gravitanti nell'area dell'istmo che da Lamezia, sponda Tirreno, si estenda fino alle gole di Marcellinara, inglobando tutti i comuni da Jacurso a Soveria Mannelli, a Nocera". Una serata caratterizzata senza dubbio da progetti e propositi lodevoli che si auspica possano aver un seguito concreto.

A.C.

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