Lamezia Terme - “Ci sentiamo carichi ed emozionati. Oggi raggiungiamo un bel traguardo: se siamo un po’ in ansia è solo perché si tratta di un grande passo avanti nella nostra vita”: è così che i giovani maturandi lametini di quest’anno vivono il loro esame finale, con tanto di sorriso sulle labbra e tensione ben nascosta nel fondo dello stomaco. Facendosi coraggio si dichiarano tutto sommato tranquilli, e rimandano l’agitazione al giorno dell’orale, il momento temuto dai più. Qualche preoccupazione per i ragazzi dello Scientifico anche per la prova scritta di Matematica, all’Istituto Tecnico per Economia Aziendale, al Classico per la prova di Scienze Umane. E dopo? “Le idee ci sono ma aspettiamo di sapere il voto per capire se sarà possibile concretizzarle”, dice qualcuno.
Ma i più hanno già deciso: in tantissimi, soprattutto dai Licei, si iscriveranno a Medicina, dove è stato da poco eliminato lo scoglio del test d’ingresso. Vanno forte anche Psicologia, Ingegneria, Giurisprudenza, Scienze Infermieristiche, meno bene le materie umanistiche. La maggior parte dei ragazzi, non solo liceali, vorrebbe fare un’esperienza fuori, per “sperimentare la vita da universitari fuori sede”, magari a Roma, dove gli affitti sono meno cari che più a nord. Qualcuno addirittura propende per una Facoltà in Inglese da frequentare all’estero – a Malta, ad esempio. Chi resta in Calabria è in netta minoranza, e tentenna nello spiegare le ragioni di una scelta che nel gruppo dei pari non va per la maggiore, e sembra quasi essere obbligata. Sono invece più varie e disparate le opinioni venute fuori a proposito del recente provvedimento che vieterà l’uso dei cellulari in classe dall’anno prossimo, anche alle superiori. “La maturità si vede anche in questo, è una questione di responsabilità”, dice qualcuno dichiarandosi d’accordo; “Bisognerebbe focalizzarsi su problemi più seri che ci sono nella scuola”, obbietta invece qualcun altro, “l’uso dei cellulari in aula è in realtà già molto limitato”.
“Da una parte il provvedimento è giusto, perché il cellulare distrae, ma è anche vero che può essere usato a scopo didattico”, conclude saggiamente un ragazzo, “e che non c’è strumento più efficace e veloce per accedere alle informazioni”. “Ѐ un problemi degli studenti dell’anno prossimo” chiosa ridendo un gruppo di giovani maturandi, uno di quei gruppi che ieri sera fino a tardi si sono intrattenuti su Corso Numistrano cantando a squarciagola “Notte prima degli esami”, e festeggiando così uno dei momenti più importanti e memorabili della loro intera vita.
Giulia De Sensi
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