Lamezia, anticontraffazione e legalità al centro di un incontro per gli alunni della "Pitagora"

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Lamezia Terme - "Un interessante e formativo incontro, finalizzato ad un approfondimento sulle tematiche inerenti l’anticontraffazione, ha avuto luogo martedì 5 dicembre nell’auditorium della scuola secondaria Pitagora. Un’iniziativa che rientra tra le tante attività che la “Pitagora” offre ai suoi allievi sul tema della legalità" è quanto si legge in una nota. Alla presenza del vicesindaco di Lamezia Terme, avvocato Antonello Bevilacqua, del dottor Antonio Di Noto, direttore territoriale Calabria – Agenzia delle Dogane e Monopoli, del dottor Giovanni Garofalo, presidente del tribunale di Lamezia Terme, dell’ingegner Pierpaolo Trapuzzano, dirigente dell’ufficio dogane di Catanzaro, del Tenente Colonnello Aldo Rubino, comandante della polizia locale di Lamezia Terme. Hanno aperto l’incontro i ragazzi delle classi terze che, coordinati dalla prof.ssa Elena Quattrone, hanno presentato i lavori prodotti sul tema.

Il Dirigente dell’Istituto, dottor Giuseppe De Vita, ha ringraziato le autorità presenti, i ragazzi, i docenti sottolineando "l’importanza dell’iniziativa, utile a diffondere la corretta informazione sui rischi legati alla contraffazione e a promuovere comportamenti virtuosi nel vivere quotidiano. È fondamentale - ha proseguito il dirigente - sensibilizzare gli alunni sul tema della contraffazione, perché ciò significa favorire la diffusione dei valori di legalità e avviare un confronto sui rischi che i prodotti falsi rappresentano per la salute, per il sistema economico, per l’occupazione e per il Made in Italy". Il vicesindaco Bevilacqua, ha ringraziato il dirigente e tutti i promotori dell’iniziativa sottolineando "l’importanza di sensibilizzare i giovanissimi su fenomeni così importanti e con ricadute tangibili sul sistema socio- economico e sulla salute".

"A seguire - precisano - gli  interventi delle autorità che hanno evidenziato come la contraffazione si diffonda, più che altro, online e faccia presa, in particolare, proprio sui  più giovani. Sono in aumento, purtroppo, i siti internet che spacciano per originali prodotti invece contraffatti, facendo presa sul richiamo della “griffe” e diffondendo l’idea di vendere prodotti di grandi marchi. Ecco che diventa necessario- ha spiegato il direttore regionale delle dogane Di Noto- che proprio i giovanissimi acquisiscano consapevolezza e informazione su alcuni aspetti:  sfruttamento della manodopera, implicazione della criminalità organizzata nel processo di produzione, distribuzione e vendita di merce contraffatta".

Il presidente del Tribunale di Lamezia Terme ha invitato i ragazzi "a riflettere sulle ricadute della contraffazione nella società, sulla dubbia veridicità delle notizie nel web. Nella società odierna- ha evidenziato Garofalo-non esiste più una linea di demarcazione netta tra vero e falso, ma  siamo di fronte ad una continua modulazione della verità. La soluzione può arrivare solo dalla conoscenza: si deve conoscere per riconoscere la verità nelle cose e nei sentimenti".

L’ingegnere Trapuzzano, che ha curato l’iniziativa, ha illustrato ai ragazzi presenti il ruolo dell’agenzia delle dogane e dei monopoli. "La contraffazione – ha spiegato Trapuzzano- è un reato che colpisce profondamente l’economia mondiale, mette in pericolo la salute, la sicurezza dei consumatori e l’ambiente. Attraverso alcuni video, egli ha spiegato i rischi a cui potrebbe andare incontro il consumatore acquistando prodotti contraffatti, come ad esempio farmaci, generi alimentari, cosmetici, giocattoli, abbigliamento, prodotti elettronici e informatici che vengono prodotti con tecniche ingannevoli e distribuiti dalla criminalità organizzata". Il Tenente Colonnello Rubino è intervenuto in merito a conseguenze e rischi per chi acquista prodotti contraffatti. "La tentazione di acquistare ad un prezzo stracciato-  ha spiegato Rubino- la perfetta imitazione di quel prodotto molto costoso, visto in negozio, è tanta. Prima di cedere alla tentazione, bisogna tener presente che il codice penale punisce la falsificazione di marchi e la vendita di merce contraffatta".

"In chiusura - concludono -  tutte le autorità presenti hanno interagito con i ragazzi con grande disponibilità e attenzione, rispondendo con chiarezza alle loro numerose domande e curiosità. La tematica trattata ha infatti suscitato in loro un grande interesse oltre che la consapevolezza dell’esistenza di regole e leggi che reggono la convivenza civile e della necessità di rispettarle per la tutela della salute il bene della collettività. Ad ogni autorità convenuta, il Dirigente De Vita ha consegnato una targa di ringraziamento per l’opportunità fornita alla comunità scolastica".

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