Lamezia, Casa del Libro Antico: un patrimonio da rilanciare

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Lamezia Terme - Nel 1997 fu adottata la delibera e nel 1998 fu realizzata. Un traguardo importante. Un patrimonio inestimabile per Lamezia e non solo. Parliamo della Casa del Libro Antico, voluta da Claudio Cavaliere, all'epoca assessore alla Cultura e vicesindaco nella Giunta comunale guidata da Doris Lo Moro, ubicata all'interno della biblioteca comunale di Palazzo Nicotera e che contiene circa 2500 volumi. Un luogo frequentato e amato da molti, come la biblioteca comunale, punto di riferimento certo per la cultura cittadina. 

All'interno libri originali ma anche volumi recuperati nel corso del tempo che risalgono a periodi diversi. "I libri - ricorda Cavaliere da noi sollecitato - erano ammassati nei vecchi locali della biblioteca abbandonata che si trovava nella parte alta del San Domenico, tanto per capirci si entrava dalla porta metallica all'inizio di via Carducci nel retro dell'entrata principale".

casa-libro-antico-lamezia87ebd91_f6cd8.jpgAll'interno è conservato anche il globo celeste: un Greuter del 1695

Nell'opera di recupero, catalogazione e prima pulitura diedero una mano gli scout. Inizialmente la Casa del Libro Antico fu allocata a Palazzo Nicotera. La prima che diede una grossa mano fu la dipendente comunale Antonella De Vinci competente in materia. Il Comune comprò tutti gli arredi e sistemò la Casa. C'erano libri di pregio, risultanti da un vecchio catalogo, ma non si trovarono perché molti furono stati rubati nel corso dell'abbandono. Al suo interno ci sono diverse cinquecentine, fra i quali Manuzio che è il più grande stampatore del 500. E poi ancora libri stampati tra il XVI e il XIX secolo, Froben, Plantin, Giunta, Giolito e altri. "Ci sono libri letti da Campanella - evidenzia altresì Cavaliere - che ha vergato alcuni appunti sui margini. All'interno è conservato anche il globo celeste, che era completamente distrutto l'ho restaurato io a Firenze ed è un Greuter del 1695. Una copia identica si trova nei musei vaticani". Dunque, un patrimonio davvero notevole con molti manoscritti in particolare che avrebbero bisogno di essere restaurati. E poi anche un responsabile che tarda ad essere nominato dal Comune.

A. C.

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