Lamezia Terme - Lunedì 3 giugno sarà una data da ricordare per Lamezia. Dopo 22 anni, infatti, si consumerà l'ultimo "passaggio" per la realizzazione del "Retail Entertainment center regionale" della società Icom, meglio conosciuto come "Borgo Antico". Questo il nome associato, fin dal 2002, ad un centro commerciale outlet di proprietà dell'imprenditore catanzarese, Floriano Noto. Lunedì, dunque, a meno di improbabili sorprese, il Consiglio comunale lametino dovrebbe approvare la Convenzione che riguarda la “cessione aree, esecuzione opere di urbanizzazione e loro manutenzione, permuta terreni per realizzazione delle opere in permesso”. Un “atto dovuto” dopo le sentenze favorevoli alla società Icom.
La lunga vicenda
La società Icom di Floriano Noto, dopo aver acquistato il terreno in via del Progresso, presentò domanda di permesso a costruire al Comune di Lamezia Terme nel 2002. Nel 2003, il Comune retto da un triunvirato commissariale a seguito dello scioglimento del consesso civico, respinse il permesso a costruire. Quindi, la Icom ricorse al Tar che nel settembre 2004 decise di accogliere il ricorso presentato annullando la delibera della Commissione straordinaria. Commissione straordinaria che espresse definitivo parere favorevole per la realizzazione del progetto. Tuttavia, prima della definitiva approvazione del progetto, però, la stessa Commissione straordinaria, nel maggio 2004, bloccò la procedura perché al posto del procedimento semplificato si sarebbe dovuto seguire quello ordinario. Provvedimento quindi revocato in autotutela. Su questo passaggio, sempre su ricorso della Icom, si era espresso il Tar annullando la revoca. Nel gennaio del 2005 il Consiglio di Stato rigettò un'istanza cautelare del Comune di Lamezia. Nel marzo 2005 fu acquisito il parere favorevole di tutte le autorità presenti alla Conferenza dei servizi. Ulteriore richiesta per costruire e altro diniego del Comune allora guidato dall'Amministrazione Speranza che rigettò la richiesta in quanto non era stata ancora definita la Conferenza dei servizi. Altro ricorso di Noto al Tar che, nel 2006, accolse le istanze dell’imprenditore catanzarese. Ne seguì, successivamente, una richiesta di risarcimento di 53 milioni di euro (accolto per 22 milioni). Una cifra "monstre" a cui fece ricorso il Comune al Consiglio di Stato (anno 2015) che lo accolse. Nel 2017 la Icom ripresentò al Comune un'istanza sulla base del pronunciamento del Consiglio di Stato, relativamente però alla richiesta di costruire. Infine, fra il 2022 e il 2023, la Icom ottiene tutti i pareri favorevoli necessari per la realizzazione del "Retail Entertainment center regionale". Ovvero, dal parere della Regione Calabria, ai pareri favorevoli espressi dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro-Settore paesaggistica-Urbanistica e Ambiente-Servizio paesaggistica e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone.
Il progetto Icom
Il progetto si estende su una superficie territoriale totale di 137.880 metri quadrati circa, con destinazione d’uso relativa ad attività commerciali, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, para-commerciali, di servizi e/o similari (es. uffici aperti al pubblico, uffici privati, studi medici, etc.), e nello specifico:
Grandi strutture di vendita di tipo “B” = Superficie utile metri quadrati. 16.857,20; Medie strutture di vendita = Superficie utile metri quadrati. 14.329,00; Esercizi commerciali al dettaglio = Superficie utile metri quadrati. 8.911,45; Attività para-commerciali e/o attività di servizi e/o similari (es. uffici aperti al pubblico, uffici privati, studi medici, etc.) = Superficie utile metri quadrati. 4.408,54; Superfici a parcheggio ad uso pubblico 12.980 metri quadrati; Spazi verdi ad uso pubblico 17.600 metri quadrati; Viabilità principale 9.500 metri quadrati; Superfici a parcheggio di pertinenza 63.000 metri quadrati; Spazi verdi di pertinenza 2.450 metri quadrati.
Cosa prevede la Convenzione
La Convenzione che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale lunedì 3 giugno, prevede che la società Icom dovrà realizzare 9.500 metri quadrati di viabilità principale che collegherà via del Progresso direttamente al nuovo Palazzetto dello Sport e al vicino stadio “Carlei”; più 12.960 metri quadrati di posti auto (il Comune si riserva, in occasioni di manifestazioni pubbliche, sportive e non, da svolgersi nell’area del Palazzetto dello Sport, di utilizzare in via esclusiva per gli utenti delle manifestazioni suddette, anche con delimitazione fisica tramite transenne con esclusione della viabilità principale, i parcheggi ad uso pubblico), 17.600 metri quadrati di superficie verde, mentre il Comune cederà i 1.452,59 metri quadrati di reliquato della strada comunale “Maida-Nicastro”, ed i 941,31 metri quadrati del reliquato della strada comunale “Rito”.
Questo, quanto previsto nella delibera di Giunta approvata nelle scorse settimane. E questo, anche, al netto di eventuali aggiunte di emendamenti peraltro due già annunciati (Azione e consigliere Piccioni) che dovrebbero essere presentati nella riunione del Consiglio comunale. Una riunione preceduta in questi giorni, e in queste ore, dal riaccendersi delle polemiche da parte delle Associazioni di categoria e di alcuni Sindacati, che vedono nella realizzazione del “Borgo antico” gli stessi “fantasmi” già evocati negli anni 2000, ovvero il pericolo per la “morte del commercio in città”, o comunque invocano una nuova contrattazione con Icom per chiedere la priorità dei posti di lavoro ai cittadini residenti nel territorio lametino attraverso l’interlocuzione del Comune.
A. C.
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