Lamezia, crollo in via Galluppi: Comune ordina ai proprietari messa in sicurezza e sgombero degli immobili

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Lamezia Terme – A tre giorni dal crollo della facciata laterale di un edificio in via Galluppi, che solo fortunatamente non ha causato danni a persone, ora per il Comune è urgente e “doveroso procedere ad intimare ai proprietari di provvedere, a propria cura e spesa ed in tempi immediati, al ripristino di idonee e sufficienti condizioni di sicurezza del fabbricato in questione”. Pertanto, il sindaco Murone ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente a tutela della pubblica incolumità per la messa in sicurezza degli immobili. Il provvedimento, a seguito della comunicazione di soccorso da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con la quale il è stato informato che personale afferente al Comando “è intervenuto in data 2 settembre 2025 alle 13 circa, nel Comune di Lamezia Terme, a seguito di una richiesta di intervento per dissesto e crollo parziale di elementi costruttivi di un'opera da costruzione in muratura portante costituita da 4 livelli fuori terra”.

All'arrivo sul posto, la squadra intervenuta, si legge nell’ordinanza, “ha potuto constatare, mediante un'analisi visiva e non strumentale, il crollo di una porzione dell'opera da costruzione esposta la quale era interessata da lavori tecnici di natura edilizia eseguiti dalla ******* gli immobili interessati dal crollo della parete oggetto di segnalazione risultano prospicienti su tre lati la via pubblica”. Il personale del Comando dei Vigili del Fuoco intervenuto così come indicato nella comunicazione di soccorso “ha provveduto all'evacuazione di tutte le persone presenti all'interno dell'opera da costruzione interessata dal crollo ed allo sgombero cautelativo dei nuclei familiari residenti nelle opere da costruzione…”. Nella stessa comunicazione è stato inoltre precisato che “l'area inibita è stata momentaneamente interdetta mediante apposizione di nastro bianco/rosso VV.F.”.

Pertanto, a seguito della segnalazione di soccorso, si riporta nell’ordinanza del Sindaco, la necessità "di prescrivere ai soggetti interessati l'adozione immediata di tutti i provvedimenti necessari (accertamenti tecnici ed eventuali opere provvisionali e ristrutturazioni) volti a rimuovere pericoli per l’incolumità pubblica e privata e la preservazione dei beni ed al fine di provvedere successivamente, ad eseguire le opere necessarie nell'osservanza delle vigenti normative di legge e regolamenti (fatti salvi i diritti di terzi), sotto la guida di tecnico qualificato e responsabile".

Pertanto, dal Comune si ordina a 7 proprietari “di adottare tutti i provvedimenti necessari (accertamenti tecnici ed eventuali opere provvisionali e ristrutturazioni) atti a rimuovere i pericoli per l’incolumità pubblica e privata e la preservazione dei beni e all'immediata messa in sicurezza degli immobili in questione, entro e non oltre giorni 30 (TRENTA) dalla data di notifica del presente atto, al fine di provvedere successivamente, ad eseguire le opere necessarie nell'osservanza delle vigenti normative di legge e regolamenti (fatti salvi i diritti di terzi), sotto la guida di tecnico qualificato e responsabile, fermo restando che essendo stato disposto il sequestro dell'area, per gli interventi di messa in sicurezza di che trattasi è necessaria specifica autorizzazione da parte dall’autorità giudiziaria competente”. E a sei, “lo sgombero immediato degli immobili sopra identificati per motivi urgenti e contingibili di sicurezza pubblica in capo ai residenti, come sopra riportati, iscritti all'APR del comune di Lamezia Terme”. Mentre, ai proprietari non residenti individuati “il divieto d'uso, di accesso e stazionamento degli immobili sopra identificati”.

Infine, si prescrive che “il materiale di risulta proveniente dai lavori ordinati dovrà essere conferito presso discariche e/o impianti autorizzati al trattamento o recupero di detto materiale, il quale dovrà essere trasportato con mezzi autorizzati e accompagnato dal formulario di identificazione rifiuti per quanto disciplinato dal comma 1, dell'art. 193 del D.lgs. n. 152/2006; che l'eventuale smaltimento di manufatti in ''eternit'' dovrà avvenire nel rispetto della normativa vigente in ordine allo smaltimento di rifiuti di amianto”.

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