Lamezia, Gratteri al Festival Trame: “Le mafie sono tra di noi. Attenti ai pericoli del dark web”

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Lamezia Terme - "La verità, dal mio punto di vista, è che le mafie sono sempre contemporanee. Le mafie non sono né avanti né indietro. Le mafie sono tra di noi. Man mano che noi avanziamo, loro avanzano. Quindi non sono assolutamente un corpo estraneo alla società. Le mafie fanno parte della società”. Così, Nicola Gratteri in occasione della presentazione del libro scritto con Antonio Nicaso "Una Cosa Sola. Come le mafie si sono integrate al potere". Il capo della Dda napoletana, presente come ogni anno al Festival Trame, “tranne in qualche edizione” ha detto lo stesso procuratore “perché non sono stato invitato, poiché c’era un’altra parrocchia”.

Un inizio di serata con qualche battuta e poi, sollecitato dal giornalista, Emilio Fittipaldi, l’ex procuratore di Catanzaro ha rimarcato l’importanza di non abbassare la guardia. “Le mafie esisteranno e finiranno fino a quando noi continueremo la mattina a fare il gesto più normale e banale della giornata, quello di andare al bar a prendere il caffè la mattina alle 8 e sistematicamente il capo mafia del paese o della città o del quartiere si farà trovare la mattina alle 8 davanti al bar per misurare il suo indice di gradimento, per capire quanti lo saluteranno, chi lo saluterà, con quale intensità e chi gli offrirà il caffè. Quindi fino a quando noi interagiremo con le mafie? Iniziando dalla cosa più banale che è l'offrirgli il caffè, a quando poi andremo ad interagire, andremo a fare la spesa dal supermercato per chi lì i prezzi sono migliori e tutti sanno, anche le forze dell'ordine e la magistratura, solo che non si è riuscito dal punto di vista probatorio a dimostrare che quel supermercato, quel ristorante è stato costruito con i soldi della cocaina. Fino a quando noi - ha sottolineato - andremo a fare la spesa lì, andremo a mangiare a quei ristoranti e a prendere il caffè, le mafie esisteranno e finiranno, quando finirà l'uomo sulla terra".

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"Quindi - ha precisato ulteriormente Gratteri - quella domanda che tutti mi fanno a ogni convegno, ma Falcone aveva detto che le mafie finiranno, sono un fenomeno umano, come tutti i fenomeni finiscono non è così, perché fin quando esiste l’uomo sarà così. Può anche essere che quel giorno arriverà siccome le mafie non stanno sparando. È esattamente il contrario. Le mafie sono solo mutate. In questo momento c'è una mafia in grado di gestire la parte economica e imprenditoriale di pezzi del Paese. Cioè attorno a Milano ci sono grandi supermercati gestiti dalla ‘ndrangheta. Nel cuore di Milano ci sono locali alla moda di gran lusso dove vanno gente con i soldi, dove vanno calciatori, attori industriali a divertirsi, locali che servono non solo per riciclare ma anche per tessere rapporti”.

Quindi, Gratteri ha fatto riferimento al dark web, parte nascosta di Internet, “accessibile solo tramite software specifici che utilizzano questo sistema per fare i loro grandi affari, parlarsi senza problemi e comprare cocaina. Negli ultimi dieci anni - ha aggiunto poi Gratteri - le forze dell’ordine e la magistratura hanno dimostrato un livello di preparazione superiore rispetto al passato. Ciò che sembra mancare oggi è l’attaccamento al lavoro e la disponibilità al sacrificio. In passato, i giovani aspiravano con determinazione a entrare nelle squadre mobili e facevano di tutto per raccomandarsi e ottenere un posto ma oggi questo slancio sembra essersi affievolito. Parallelamente, va sottolineato che chi ha governato il Paese negli ultimi anni lo ha fatto senza una visione d’insieme. In Italia, troppo spesso si trovano persone a ricoprire incarichi senza comprendere realmente il motivo per cui hanno questa responsabilità. Si tratta, purtroppo, di una mediocrità diffusa, che genera stupore persino in chi ricopre tali ruoli”.

A. C.

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