Lamezia Terme – Il cronometro è partito nel momento stesso in cui la fascia è scivolata sulle sue spalle. Per Mario Murone, messi da parte brindisi e commozione, il giugno lametino si prevede più fatto di scartoffie che di festeggiamenti. Ora dai comizi si passa ai fatti: è arrivato il momento di trasformare le promesse elettorali in provvedimenti concreti. Il Testo unico degli enti locali ("Tuel") detta scadenze che non concedono tregua a un sindaco appena proclamato e la prima incombenza sarà la convocazione del consiglio comunale.
Il primo consiglio comunale
L’articolo 40 fissa, infatti, dieci giorni dalla proclamazione per l’avviso di convocazione e altri dieci per tenere la seduta inaugurale: quindi entro fine mese sindaco e consiglieri dovranno già ritrovarsi in aula. In quell’occasione Murone presterà giuramento davanti all’assemblea, presenterà le linee programmatiche di mandato e farà verificare eventuali incompatibilità o surroghe.
La prima seduta sarà dunque convocata dal Sindaco e presieduta dal consigliere anziano fino all’elezione del presidente del consiglio. Occorre ricordare, che secondo il Tuel e le norme dello Statuto comunale, il “consigliere anziano” è chi ha ottenuto il maggior numero di preferenze in combinato disposto con il più alto quoziente di lista, non dunque il più vecchio d’età.
In questo caso dovrebbe toccare – in attesa dei calcoli ufficiali - a Maria Lucia Raso, in realtà tra i più giovani eletti ma che ha raccolto il record di voti personali nella lista civica che sosteneva Gianpaolo Bevilacqua, terzo classificato alle elezioni. La seconda ipotesi è quella di un’altra giovanissima, ovvero di Lidia Vescio, prima degli eletti nel Pd che è risultata la lista più votata della tornata elettorale, a sostegno di Doris Lo Moro. Il presidente resterà in carica il tempo necessario a far convalidare gli eletti, far giurare il sindaco e guidare l’elezione del presidente definitivo del consiglio. Toccherà poi eleggere le varie commissioni permanenti: passaggi formali, ma determinanti per mettere in moto la macchina deliberativa.
Eventuali incompatibilità
Il consiglio esaminerà la condizione degli eletti alla carica di Sindaco e di Consigliere Comunale e procedere alla loro convalida. Si tratterà in pratica di verificare la sussistenza delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dei propri componenti secondo le norme previste dal Tuel. Se non emergono problemi, il Consiglio convalida l’elezione di ciascun componente, sindaco compreso. Se invece viene accertata un’ineleggibilità o un’incompatibilità, si avvia la procedura prevista dal Testo unico degli enti locali.
La Giunta
Parallelamente il neosindaco dovrà completare a brevissimo anche la squadra di governo, indicare il vicesindaco e ripartire le deleghe. Le trattative per gli assessorati, tra equilibri di lista, quote di genere e competenze tecniche dovranno chiudersi in fretta, perché la giunta dovrà firmare delibere chiave fin dalle prime settimane.
Il sindaco potrà scegliere liberamente gli assessori: può pescarli sia tra i consiglieri eletti sia fuori dal Consiglio, purché i prescelti siano cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità ed eleggibilità. Se un consigliere accetta l’incarico di assessore, perde automaticamente il seggio e al suo posto entra il primo dei non eletti della stessa lista, come prevede l’articolo 64 del Tuel. La squadra di governo può arrivare al massimo a sette assessori più il sindaco.
Nel frattempo, Murone dovrà occuparsi delle nomine nelle società partecipate, sbrigare una lunga serie di pratiche ordinarie e, soprattutto, occuparsi della rendicontazione finanziaria ereditata dalla precedente amministrazione, passaggio indispensabile per far partire qualsiasi progetto. Sarà quindi un “caldo” giugno fatto di scartoffie, decreti e delibere: il mandato ricevuto al ballottaggio gli ha affidato un timone che non può permettersi nemmeno un giorno di ritardo.
AL.R.
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