Lamezia Terme - Un cittadino di Lamezia in una testimonianza, a seguito di un trapianto, racconta la sua esperienza di buona sanità in Calabria. “Nel Dicembre del 2023 sono stato ricoverato all'ospedale di Lamezia Terme. Dopo diversi esami, il 22 Dicembre mi viene diagnosticata una cirrosi epatica. Prima di essere dimesso vengo visitato dal dottore Surace, infettivologo - epatologo, che da diversi anni si interessa di trapianti di fegato, il quale mi dice che l'unica terapia in grado di garantire la mia sopravvivenza rimane il trapianto di fegato. Nella struttura di epatologia del dottore Surace ho effettuato una prima valutazione, propedeutica per poi essere indirizzato al CTR di Pisa. Il 18 Giugno mi chiamano dall'ospedale di Pisa, una eccellenza sanitaria italiana nel trapianto di fegato. Alle 20 entro in sala operatoria. L'intervento dura 13 ore. Poi terapia intensiva e degenza. Il 10 luglio vengo dimesso, si torna a casa. Alle dimissioni dopo il trapianto vengo rimandato per il follow -up post trapianto presso la struttura del dottore Surace, dove i pazienti trapiantati possono essere adeguatamente monitorati, essendo la struttura dotata di strumenti tecnologici adeguati (ecografo di ultima generazione e fibroscan), quest'ultimo disponibile in pochissime strutture regionali. Vorrei ringraziare il dottore Surace e la sua equipe medica ed infermieristica per l'elevata professionalità ed impegno in termini di umanizzazione delle cure che rappresentano i veri capisaldi per garantire una buona sanità anche in Calabria e a Lamezia. Così come auspico che le istituzioni sanitarie si prodighino e continuino a supportare le realtà positive della nostra regione al fine di evitare viaggi della speranza e notevoli disagi economici e sociali”.
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