Lamezia, Natale in musica: l’istituto comprensivo “Ardito-Don Bosco” celebra il concerto con l’orchestra di 43 studenti

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Lamezia Terme - Un pubblico attento e partecipe ha gremito il Teatro Costabile di Lamezia, in occasione del tradizionale Concerto di Natale dell’Istituto Comprensivo “Ardito-Don Bosco”. Protagonista è stata l’Orchestra giovanile composta da ben 43 studentesse e studenti, guidati con passione e competenza dai quattro maestri di musica, Alfredo Morello, Maria Mattea Pagani, Raffaele Procopio e Vincenzo Virgillo. I giovani musicisti hanno dato vita a un’esibizione intensa e coinvolgente, capace di unire tecnica, emozione e spirito di comunità.

Il programma della serata - fanno sapere - dopo l’iniziale Inno di Mameli, ha alternato brani della tradizione natalizia a composizioni moderne e arrangiamenti originali curati dal Maestro Morello. L’orchestra ha saputo affrontare con sicurezza e sensibilità pagine musicali di diversa difficoltà, mostrando un livello di maturità artistica sorprendente per la giovane età dei protagonisti. La cura del suono, l’attenzione alle dinamiche e la capacità di ascolto reciproco hanno reso l’esecuzione omogenea e convincente, valorizzando ogni sezione strumentale.

Di particolare impatto alcuni momenti corali, in cui il pubblico ha potuto apprezzare non solo le abilità tecniche degli studenti, ma anche la loro capacità di suonare “insieme”, respirando all’unisono sotto la direzione dei maestri. Gli applausi calorosi al termine di ogni brano hanno testimoniato il coinvolgimento della platea e il riconoscimento per il lavoro svolto durante i mesi di preparazione.

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Il dirigente scolastico, dott.ssa Teresa Goffredo, nel suo intervento, dopo aver rivolto parole di lode verso studentesse e studenti dell’orchestra, lodando l’impegno costante, la disciplina nello studio e la straordinaria qualità dell’esecuzione, testimonianza esemplare di quanto la scuola sappia coltivare talento, passione e senso di responsabilità, ha voluto sottolineare il valore educativo del percorso musicale. Non solo occasione di apprendimento artistico, ma autentica palestra di cittadinanza attiva, collaborazione e responsabilità condivisa. Il Concerto di Natale, ha ricordato il professor Tommaso Cozzitorto, presentatore della serata, rappresenta non un semplice saggio scolastico bensì un momento identitario per l’istituto, in cui famiglie, docenti, personale scolastico e studenti si ritrovano attorno a un’esperienza culturale comune.

L’Assessore Annalisa Spinelli ha sottolineato la magistrale esibizione dell’orchestra scolastica che rappresenta il risultato di un lavoro corale: l’impegno costante dei ragazzi, la dedizione dei quattro maestri, il supporto dell’istituzione scolastica e la fiducia delle famiglie.  A tutto ciò, l’eclettico presentatore Tommaso Cozzitorto ha sottolineato che, in questo anno scolastico, si è aggiunto il supporto del Comune di Lamezia Terme e, in particolare, del Primo Cittadino, Avv. Mario Murone, e dell’Assessore Dott.ssa Annalisa Spinelli. L’Assessore ha chiamato a raccolta scuole e Associazioni e curato il cartellone degli eventi della città. Il concerto dell’Istituto Ardito è stato inserito nelle manifestazioni cittadine nell’accogliente Teatro Politeama.  In un tempo in cui spesso si parla di difficoltà e fragilità del mondo giovanile, la serata ha offerto un’immagine diversa e luminosa: quella di una scuola che sa essere luogo di crescita, bellezza e condivisione. Invece il Primo Cittadino, Avv. Mario Murone, ha evidenziato come alla base culturale del programma culturale dell’amministrazione comunale vi sia il sentimento della gentilezza fondamentale per un vero rinnovamento della città. Tra gli ospiti intervenuti anche la presenza del Comandante Secondo Regimento base aviazione dell’esercito Sirio di Lamezia Terme, Colonnello Francesco Romano, e del Tenente Greta Dell’Anna Gruppo Operativo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme.

Il concerto si è concluso con il brano “Oh Happy Day” eseguito da tutta l’orchestra, salutato da una standing ovation che ha suggellato l’emozione collettiva. Un finale che ha lasciato negli occhi e nel cuore dei presenti la consapevolezza che la musica, a scuola, non è un semplice “corollario”, ma un linguaggio potente capace di unire generazioni, storie e sensibilità diverse, costruendo comunità.

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