"Nyumba", il docufilm sull'accoglienza della Calabria in concorso a visioni dal mondo

Alex_62d09.jpg

Catanzaro - "Nyumba è un bellissimo documentario su degli immigrati sopravvissuti a una tragedia. Noi contiamo sempre i morti, ma poi nessuno ci racconta cosa succede a quelli che sopravvivono: questo è un documentario molto, molto bello, da questo punto di vista" così Maurizio Nichetti, direttore artistico del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, ha presentato il docufilm ideato da Paola Bottero, diretto da Francesco Del Grosso e prodotto da Indaco Film con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. L’anteprima mondiale di Nyumba sarà a Milano al Teatro Litta, in calendario dall’11 al 14 settembre, tra i 12 lungometraggi del Concorso Italiano, cuore della manifestazione. Il tema del 2025, UN PASSO IN PIÙ, con l’invito a“superare l’indifferenza, riscoprire la bellezza del reale e assumersi la responsabilità di uno sguardo nuovo, critico, consapevole in un’epoca segnata da crisi, disorientamento e frenesia” sembra scelto proprio per Nyumba, come sottolinea l’autrice e sceneggiatrice Paola Bottero: "Ribaltare il punto di vista: sono partita da qui. Volevo raccontare storie di vita, focalizzando le narrazioni sull’accoglienza del nostro Paese. Il percorso condiviso con il regista e con il produttore ci ha portati all’individuazione dei cinque protagonisti tra le decine di migranti selezionati. Le loro sono storie rappresentative, capaci di spiegare la scelta di lasciare la propria casa – nyumba in Swahili – e trovarne una qui, in Italia. Sono storie di coraggio, di dolore, ma soprattutto di speranza e di amore".

Abdulaye, Alex, Hafsa, Moussa, Sisì: parte dalla spiaggia di Cutro l’intreccio tra il racconto corale del viaggio della speranza e quello individuale, che scava nelle loro vite precedenti in Gambia, Senegal, Sierra Leone e Somalia. La sand art di Rachele Strangis e le musiche di Marco Del Bene accompagnano paure, dolori ed emozioni dei 5 protagonisti, che in Calabria sono sbarcati ed hanno deciso di restare. Perché hanno trovato casa a Caulonia, Lamezia, Reggio Calabria, Soveria Mannelli, da dove hanno narrato la loro quotidianità. Racconta il regista Francesco Del Grosso: "Ci sono stati momenti così forti, durante i mesi di riprese, che abbiamo fatto fatica a mantenere la necessaria distanza emotiva. Con ciascuno dei nostri protagonisti si è creato un rapporto reale, importante: si sono fidati di noi, si sono aperti, hanno raccontato ogni particolare. Un vero lavoro di squadra, con tecnici con cui lavoro da tempo, che come me hanno dato il massimo. Sono davvero contento e orgoglioso del lavoro fatto e di questa selezione a Visioni dal Mondo".

Dal canto suo il presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande si complimenta per il lavoro: "Come ha sottolineato Francesco Bizzarri, ideatore e Presidente del Festival, Visioni dal Mondo da undici anni si impegna nella valorizzazione del cinema documentario come forma d’arte. Una forma libera per vocazione che scuote, interroga, accende la responsabilità. Ed emoziona. Sono molto contento che Nyumba sia stato selezionato tra i film in concorso, perché racconta la Calabria reale, quella che accoglie e sa di casa, quella “dove si trova il cuore”, per citare Plinio il Vecchio".

«Questo è il primo docufilm prodotto da Indaco Film» ha detto Luca Marino. "E non potevamo partire in modo migliore: quello di Nyumba è un linguaggio vivo, necessario, che racconta il presente con autenticità. Visioni dal Mondo si conferma un osservatorio sul reale, un luogo dove storie invisibili trovano voce e forma. È un vero orgoglio questo primo traguardo: sono certo che ne avremo altri: le storie dei 5 protagonisti sono un ottimo strumento di comprensione del presente, oltre che della nostra bellissima regione".

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA