"Progetto di vita": a Lamezia convegno con Girasole e Fish Calabria

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Lamezia Terme - "Il progetto di vita, una sfida, un’opportunità, un cambio radicale di prospettiva nell’approccio al mondo della disabilità: la persona al centro, con le sue attese, i suoi bisogni, i suoi desideri". È questo il cuore del convegno che si è svolto nei giorni scorsi, a Lamezia Terme, nel salone parrocchiale dei padri minimi di San Francesco di Paola, promosso da FISH Calabria e Associazione Il Girasole, nell’ambito del progetto “Protagonisti Sempre. Progetti di rilevanza locale” promossi da organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e Fondazioni ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.LGS.n117/2017, Codice Terzo Settore Fondi ADP 2022-2024 CUP J59122002910001.

“Un progetto di vita che non sia solo un documento formale, ma un impegno concreto perché ogni persona possa vivere una vita piena”, ha dichiarato in apertura dei lavori la presidente dell’associazione Il Girasole Rosanna Durante, ringraziando tutte le realtà che hanno contributo alla realizzazione dell’evento e auspicando che “sia un momento di confronto critico per promuovere buone prassi condivise che trasformino il progetto di vita da possibilità teorica a diritto pienamente esigibile dalle persone con disabilità”.

Ha ribadito con fermezza il “cambio radicale di approccio” innescato dal decreto 62 del 2025 che ha avviato la sperimentazione in diverse province italiane, la presidente Nunzia  Coppedé per la quale “da una cultura assistenzialistica alla quale siamo stati per troppo tempo abituati, che vedeva le persone con disabilità soltanto come persone da assistere, a una nuova idea che prende in considerazione il fatto che la persona con disabilità ha delle abilità e potenzialità, che ci sono aspetti fondamentali della vita da considerare e valorizzare quali le relazioni, il rapporto con la comunità, il lavoro”. La Coppedé sottolinea la necessità di maggiori risorse “quelle previste nell’ultima legge di bilancio non sono sufficienti e speriamo si possa arrivare a un incremento prima dell’approvazione definitiva”, auspicando che “il governo finanzi adeguatamente la sperimentazione che, dal marzo 2026, sarà estesa ad altre province e, per quanto riguarda la Calabria, a tutte le province calabresi”.

Ha parlato dell’attività svolta negli ambiti territoriali di Lamezia, Catanzaro e Soverato la vicepresidente Aism Catanzaro Marcella Fornuto, ribadendo l’importanza che “aspetti sanitari, sociali e territorio dialoghino tra di loro per dare risposte alle persone.  E’ urgente fare rete. L’esperienza di questo anno ci insegna che non è tanto questione di “colpe”, ma di carenza di organizzazione”. 

Dialogo tra parte sanitaria e sociale ribadito dalla portavoce del forum del Terzo Settore del Lametino e del Reventino Angela Regio, per la quale “il progetto di vita va costruito insieme da tutti, ascoltando il territorio, percependo cosa le persone con disabilità e le loro famiglie dicono. Non possiamo permetterci di rimandare indietro i fondi come purtroppo è accaduto anche nel Comune di Lamezia”.

Non nasconde le difficoltà il direttore del  Distretto Lametino Asp di Catanzaro Luciano Manfredi per il quale “in questo primo anno di sperimentazione abbiamo registrato centinaia di richieste in tutto il territorio dell’Asp e a Lamezia abbiamo già centinaia di progetti portati a termine, grazie a uno sforzo sinergico tra Asp, Comune e realtà del terzo settore. Certamente c’è ancora molto da fare ed è nostra intenzione coinvolgere maggiormente le associazioni e rafforzare la formazione”.  Sottolinea l’importanza del protocollo sottoscritto tra Comune di Lamezia e distretto sanitario sul tema dei progetti di vita il Sindaco Mario Murone che ha sottolineato l’esigenza che “i progetti di vita siano calati sulla persona e vadano oltre l’ambito dell’età scolare, attivando, laddove possibile, percorsi di inserimento lavorativo che rappresenta la vera frontiera dell’autonomia”.

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