Protesta sindacalisti e lavoratori Poste Italiane davanti prefettura Catanzaro contro probabile privatizzazione azienda

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Catanzaro - Sindacalisti e lavoratori di Poste Italiane sono scesi in piazza davanti la prefettura di Catanzaro per protestare contro la probabile privatizzazione dell'azienda. "La recente decisione del Governo di voler cedere ulteriori quote di Poste ha destato enorme preoccupazione - ha spiegato il segretario regionale del Slp Cisl Calabria, Bruna Breveglieri - da un lato per il saldo negativo nel bilancio dello Stato (dalla privatizzazione si prevedono introiti per max 3,5 mld di euro, una goccia nel mare del debito pubblico italiano, azzerati in pochi anni dalle mancate entrate future) e dall'altro per le pesantissime ripercussioni negative per i cittadini, per le fasce più deboli della popolazione (soprattutto dei piccoli comuni) e per i lavoratori, in termini di qualità del servizio e livelli occupazionali. Cose queste che in Calabria, dove troppo spesso diritti ed investimenti vengono dirottati altrove, potrebbero essere devastanti" - ha rilevato. Secondo Ester Ciciaro, segretario regionale Failp Cisal "si tratta di un'operazione che presenta solo risvolti negativi. Consegnare Poste Italiane in mano a gruppi immobiliari e fondi stranieri significa privare lo Stato di importanti entrate economiche future, consegnare in mani straniere il risparmio degli italiani ed esporre dati sensibili a rischi non prevedibili, pregiudicare la funzione sociale di Poste Italiane e, di conseguenza, privare i cittadini di servizi essenziali oggi forniti anche nei luoghi più remoti del Paese, mettere a rischio migliaia di posti di lavoro".

Bruno Mirante

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