Residenti di San Pietro Lametino e San Pietro a Maida denunciano costante degrado: "Attendiamo provvedimenti urgenti"

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Lamezia Terme – Gli abitanti di San Pietro Lametino e San Pietro a Maida denunciano degrado e abbandono. In una lettera indirizzata ai sindaci di San Pietro e di Lamezia, all’Aterp e alla Provincia di Catanzaro, chiedono al più presto interventi urgenti.

Nei pressi della ex stazione ferroviaria, denominata “Stazione di San Pietro a Maida”, a ridosso dei binari – fanno presente - si nota una tubatura dell’acqua POTABILE (visibilmente danneggiata) attorno alla quale scorre liberamente acqua fognaria. Fatto di per sè gravissimo che non necessita di ulteriori commenti”.

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“Il tratto stradale che introduce alla frazione di San Pietro Lametino – denunciano ancora - ed in particolare il tratto stradale adiacente alla vecchia stazione ferroviaria, è altamente trafficato, soprattutto durante la stagione estiva. Non esiste nessuna segnalazione che indichi la presenza di un centro abitato, né tantomeno alcuna segnaletica che imponga il rispetto di limiti di velocità. A ciò si aggiunge non solo la presenza di una folta e selvaggia vegetazione che impedisce la corretta visibilità di strade e curve, ma persino le griglie degli scoli sono visibilmente danneggiate e i tombini pericolanti”.

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Vi è una totale mancanza di decoro urbano – proseguono ancora - la vecchia stazione è logora, il sottopassaggio ferroviario si trasforma puntualmente in un deposito di rifiuti ingombranti ove proliferano topi in quantità. I cassonetti dei rifiuti sono indecenti e fatiscenti. Gli abitanti dei comuni limitrofi, oltre che gli incivili ivi residenti, riversano nel piazzale della stazione tutta l’immondizia che non riescono a smaltire con il servizio di raccolta differenziata: ingombranti e non”.

I cassonetti dei rifiuti, non puntualmente svuotati, vengono barbaramente incendiati provocando fumi altamente tossici. Sono anni che i cittadini richiedono il posizionamento di telecamere al fine di controllare la zona ed impedirne gli abusi. La richiesta a tutt’oggi è ignorata.

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Per gli alloggi popolari Aterp è stato redatto un certificato di inagibilità: pur tuttavia continuano ad essere abitati. Diverse sono le problematiche riscontrate: alcune dimore sono a rischio crollo, più di 9 appartamenti sono stati interamente demoliti, l’acqua fognaria fuoriesce liberamente per le strade, spazzatura e noncuranza fanno da contorno a questi edifici di per se logori e consunti.

Esiste una presenza non definita di famiglie rom: alcune famiglie sono assegnatarie regolarmente, altre (non definite) abusive”. Ciò che preoccupa – evidenziano ancora - è il numero crescente delle famiglie rom che man mano occupano gli appartamenti Aterp: si crea una situazione di degrado e di allarmante pericolo per la sicurezza della comunità, il numero è altamente sproporzionato in base alla popolazione residente”:

Proprio ieri, 25 Agosto – aggiungono infine - è stato trovato un cane impiccato nei pressi dei cassettoni dell’immondizia, viale stazione. Altro episodio che commentare è superfluo”. Alla luce di tutto ciò, i residenti chiedono urgentemente: “L’ installazione immediata di telecamere, l’attuazione del servizio di raccolta differenziata, il censimento della popolazione residente (compresi alloggi aterp), la Vigilanza per la sicurezza del territorio e degli abitanti”.

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