Catanzaro - Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori, supportati dagli avvocati Pino Pitaro e Giuseppe Liperoti, e ha stabilito l'immediata riapertura delle scuole bocciando così la recente ordinanza del presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì. Il Tar, che ha fissato l'udienza di merito per il 14 aprile, ha così accolto il ricorso presentato da un gruppo di genitori, docenti, presidi e associazioni di tutta la regione.
Tar: manca istruttoria casi concreti in scuole Calabria
"La normativa statale contempla esclusivamente per le aree in zona rossa la sospensione delle attività scolastiche in presenza laddove la Calabria è collocata in zona gialla dal 29 gennaio scorso per la quale resta confermata la didattica in presenza, oltre che, giova ricordarlo, gli esercizi commerciali (bar, ristoranti) e le attività produttive". E' uno dei passaggi del decreto con cui il presidente del Tar di Catanzaro Giancarlo Pennetti ha disposto la sospensione del presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì che prevedeva la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Per il giudice la giustificazione del potere esercitato dal Presidente della Regione "avrebbe dovuto trovare fondamento in un quadro epidemiologico orientato nettamente verso un peggioramento dei parametri".
Per il Presidente del Tar, invece, il verbale dell'Unità di crisi Covid della Regione del 5 marzo, "diversamente da quanto riportato nel provvedimento impugnato, al netto delle discussioni inerenti l'attuazione del piano vaccinale, non sembra riportare un vero confronto collegiale sulle questioni inerenti la chiusura delle scuole, trattate dal Presidente in apertura di seduta per indicarle quale 'luogo di grande assembramento e di potenziale contagio' e, nelle conclusioni finali, per chiedere la predisposizione di una ordinanza di chiusura delle stesse". Dallo stesso verbale, inoltre, "non si rinviene una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi a prescindere dagli interventi sindacali posti in essere su base locale con sospensione delle attività in presenza 'in molti comuni' nonché quali siano stati gli effetti dei contenimenti rilevati dall'applicazione dei protocolli Covid della scuola (quarantena della classe con o senza propagazione dei contagi)". Il Tar rileva quindi che il trend di aumento dei contagi in Calabria "è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale mentre il fatto che in alcuni specifici territori (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) la proporzione di nuovi casi sia il doppio della media regionale (comunque sempre lontana dalla media nazionale), a tutto voler concedere potrebbe giustificare al più interventi mirati su comuni di quelle aree e non la chiusura dell'intero sistema di istruzione calabrese". In merito all'incremento di posti letto Covid e quelli di terapia intensiva occupati "resta comunque sotto la soglia di allerta rispetto al rischio saturazione" mentre "il coefficiente del 9,1% di prevalenza delle varianti alla data del 18/2/21, richiamato nell'atto impugnato, è, su scala nazionale, il più basso in assoluto" mentre "il report di monitoraggio dell'Iss richiamato nell'atto impugnato per via della classificazione complessiva di rischio 'moderata con alta probabilità di progressione' (peggiorativa rispetto a quella del report precedente) da solo non sembra poter giustificare l'adozione dell'ordinanza contingibile e urgente impugnata atteso che trattasi comunque di situazione comune a non poche altre regioni e che saranno a breve verificabili sul successivo report dell'Iss".
REAZIONI
Viscomi: "Su chiusura scuole Spirlì improvvisa"
"Per favore, fermate questo gioco al massacro. La scuola è una cosa troppo seria per lasciarla ad estemporanee improvvisazioni. L'ordinanza odierna del Tar dimostra ancora una volta che il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, delibera sulla pelle di famiglie, docenti e studenti calabresi senza conoscere le questioni; egli opera, sottolinea il Tar, 'in carenza di autonoma istruttoria'". Così il deputato dem Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera dei Deputati, commenta la decisione del Tar che ha riaperto le scuole. "Chiudere o aprire le scuole - conclude Viscomi - non è una decisione ideologica da assumere in astratto sulla base di proprie singolari valutazioni, ma dipende, ovviamente, dalle analisi e comprensione del contesto. Tra proclami social, ordinanze regionali e provvedimenti giudiziari, purtroppo, le prime vittime sono i ragazzi. Chi governa ha il dovere di saperlo, chi lo affianca ha il dovere di ricordarglielo".
Tansi: "Situazione comica spero non tragica"
"La notizia della bocciatura ad opera del Tar, l'ennesima peraltro, dell'ordinanza emessa dal governatore reggente Nino Spirlì sulla chiusura delle scuole a causa dell'emergenza Coronavirus, più che lasciare stupefatti, comincia a far indignare ogni cittadino di questa nostra amata terra non schierato con lo stesso presidente facente funzioni". Lo afferma in una nota Carlo Tansi. "Già, proprio lui - prosegue Tansi - il 'Mago Spirlì' come lo chiamano molti ormai, ossia uno dei soggetti preferiti dal geniale comico Maurizio Crozza che con la sua imitazione ha toccato ascolti-record nell'edizione 2020/2021 della fortunata trasmissione. E del resto la situazione in Calabria comica lo è davvero. Da circa sei mesi. Purtroppo, aggiungerei io, auspicando pure che non diventi tragica. Si badi bene, però. Non mi riferisco di certo agli aspetti folkloristici di Mago Spirlì, ovvero sull'abbigliamento indossato o le frasi dialettali pronunciate, considerato come per me potrebbe andare vestito anche da Cappuccetto Rosso o parlare in aramaico se solo il 'presidente sostituto' sapesse risolvere i tanti guai della regione o almeno contribuisse in modo decisivo a farlo. E invece niente. La sua incapacità è proverbiale. Pensate ad esempio al caso, anzi alla telenovela di infima qualità, 'scuole chiuse'. Un provvedimento che, sia chiaro, in linea di principio come misura antiCovid potrebbe addirittura starci. Ma se dall'astrazione di ragionamenti senza 'carte alle mani' si passa alla concretezza di dati che ci raccontano di un miserrimo 0.4% - no, non ho sbagliato, ribadisco lo 0.4 - di personale della scuola vaccinato a fronte del quasi 69% della Toscana - prima in Italia in tale speciale graduatoria - e, udite udite, del quasi 63% della Puglia, la migliore al Sud e seconda a livello nazionale, allora la prospettiva cambia. Eccome se cambia. Anzi forse si ribalta. Succede infatti che, presentandosi con numeri e percentuali del genere, la chiusura diventa una strada probabilmente obbligata per coprire ben altre magagne e responsabilità. La Calabria, la nostra sanità, la nostra salute - ma anche l'organizzazione del Recovery Plan e, quindi, il futuro dei nostri figli - fino a metà ottobre (periodo delle elezioni) saranno in balia di Mago Spirlì. Spero che i calabresi non dimentichino Spirlì e le sue tragicomiche farse nel segreto dell'urna, quando rischieranno di votare questi soggetti non solo di destra (come Spirlì), ma anche di sinistra. Perché tra i partiti di questa destra e di questa sinistra non c'è alcuna differenza: fanno tutti parte del grande PUT (Partito Unico della Torta). I calabresi hanno un'unica efficacissima arma a disposizione che si può riassumere con l'hashtag #puniamoliconilvoto!". "Ma il problema della Sanità calabrese - conclude Tansi - non è soltanto Spirlì. Spiace constatare come sul fronte del contrasto all'impatto clinico, ma anche socioeconomico, generato dalla pandemia, anche il commissario straordinario alla Sanità calabrese Guido Longo abbia collezionato una serie di ritardi, inefficienze e decisioni discutibili, fra cui le vicende, ancora tutte da chiarire, delle dosi di vaccino sparite nel cosentino; del caos nelle procedure di somministrazione a Reggio e dei dati falsi sempre riguardo ai malati del terribile Virus. Di male in peggio, insomma".
Nuovo Cdu: “Studenti e tutto l’indotto della scuola vengono sballottati”
“Se proprio volessimo ridere potremmo scrivere Spirlì 0 - TAR 3, ma purtroppo c’è solo da piangere. Viene spontanea la domanda: chi sta sbagliando ad “usare” gli studenti e le scuole in generale come pacchi da spostare e da collocare, a giorni, alterni dove vuole? Il TAR sicuramente giustifica le sue decisioni basandosi su articoli di legge, regolamenti, ecc. Spirlì, con le sue ordinanze su che cosa si basa? Se si basa su sue iniziative e fantasie personali sicuramente sbaglia. Se si basa su pareri tecnici, potrebbe avere ragione, ma a questo punto qualcosa non quadra. Il risultato è che gli studenti, le loro famiglie, i dirigenti scolastici, i docenti, il personale scolastico, il trasporto e tutto l’indotto della scuola vengono sballottati e in cerca di una giusta dimensione. Senza considerare i ragazzi disabili che, pur continuando a frequentare le scuole, subiscono i cambiamenti e la mancanza di compagni e docenti che non si riescono a spiegare. Siamo in un periodo di grande pandemia e incertezza e sicuramente il caos la sta facendo da padrone in vari settori, ma non è possibile che questi cambiamenti repentini siano più legati agli umori dei singoli, che dovrebbero decidere, piuttosto che al vero fabbisogno degli studenti. Qualcuno dovrebbe rispondere di queste anomalie e, invece, a pagare sono solo le famiglie che si stanno organizzando giornalmente e con tante difficoltà, ma questa situazione non può rimanere così in sospeso. A questo punto “qualcuno” dovrebbe rendersi conto che la Regione e la sua popolazione non possono essere gestiti in queste condizioni e precarietà. Una svolta bisogna che venga data. E’ ormai certo che la decisione del popolo è stata rinviata ad ottobre, ma nel frattempo bisognerebbe che almeno il Prefetto, il Governo, i Politici o chiunque possa essere di aiuto agli studenti calabresi, facessero in modo che si possa concludere l’anno scolastico in modo decoroso e che i ragazzi potessero apprendere il più possibile e non solo a giorni alterni o a seconda della decisione e l’umore di qualcuno. In attesa delle decisioni terrene, non ci resta altro che sperare e pregare chi ci guarda da lassù”. È quanto riporta una nota di Giancarlo e Giuseppe Muraca del Nuovo Cdu Lamezia.
Irto: "Balletto indecoroso"
"Continua il balletto indecoroso delle chiusure e delle riaperture intorno alla scuola provocato dalle decisioni sbagliate e contraddittorie della Giunta regionale. Una situazione che è diventata oltremodo inaccettabile e che si sta consumando sulla pelle dei nostri ragazzi, del corpo docente, di tutti gli operatori scolastici e delle famiglie". E' quanto afferma Nicola Irto, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria che aggiunge: "La Giunta regionale faccia immediatamente chiarezza in merito alle linee guida che si dovranno adottare da qui alla fine dell'anno scolastico per garantire il diritto allo studio e tutelare il settore più importante quale è l'istruzione e la crescita formativa dei giovani calabresi. Si adotti un criterio che sia il più possibile in linea con gli indirizzi dettati dalle autorità sanitarie - prosegue Irto - e si smetta, una volta per tutte, di affidare la gestione di una materia così importante e delicata all'onda emotiva del momento. Il mondo della scuola, - conclude l'esponente del Partito democratico - che da un anno sta compiendo grandissimi sacrifici e sforzi per garantire il funzionamento della didattica, ha bisogno di risposte concrete ma soprattutto di decisori credibili e autorevoli".
M5s: "Disastro amministrativo di Spirlì in Calabria"
“Ancora una volta Il Tar ha bocciato l'ordinanza di sospensione dell'attività didattica in presenza di Nino Spirlì. Secondo i giudici non ricorrono i presupposti del nuovo dpcm che consentiva l'adozione di misure restrittive sulle scuole anche nelle regioni in zona gialla. Siamo quindi di fronte all’ennesimo atto che conferma l’incapacità amministrativa del Presidente facente funzione, che si ritrova in quel posto non perché eletto dai cittadini calabresi e che continua ad inventare provvedimenti che non sa scrivere e che non è legittimato ad adottare.” Così in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Giuseppe Fabio Auddino e Massimo Misiti.
“Ormai è una regola che le ordinanze di questo Presidente per caso, per sfortuna della Calabria, vengano bocciate dalla magistratura. Questo va a scapito della formazione degli studenti: così facendo le scuole non riescono ad organizzare a dovere le loro attività, con grande difficoltà dei genitori ad adeguarsi a questi continui cambi in corsa. D’altronde è evidente - continuano i parlamentari pentastellati - l’oscurantismo culturale leghista. Non capiscono che la formazione è un diritto costituzionale, la scuola è l’elemento centrale per la vita di una comunità ed è necessaria - in tutta sicurezza - a dare strumenti culturali che sono fondamentali. Il Presidente facente funzioni si limiti, quindi, ad attuare i provvedimenti nazionali e solo gli atti necessari, urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili. La smetta di giocare con il suo ruolo tirando fuori colpi di mano senza averne la competenza e neppure la capacità di scrivere i provvedimenti in maniera conforme alla legge. La scuola rappresenta il nostro futuro, attraverso la formazione dei nostri ragazzi, non la si può utilizzare per alimentare uno scontro politico. Dobbiamo liberarci al più presto di questa classe politica indecente, e lo faremo alle prossime elezioni regionali, - concludono i 5 stelle - perché la Calabria è stanca di avere amministratori incapaci di svolgere il loro lavoro".
De Magistris: "Mortificati i diritti dei calabresi"
"Il Tar boccia inesorabilmente l’ordinanza sulla chiusura delle scuole del presidente facente funzioni Spirlì. Un presidente che ogni giorno che passa mortifica sempre di più i diritti delle calabresi e dei calabresi. Ci vuole serietà per il diritto all’istruzione. Bisogna garantire le condizioni per andare in sicurezza sanitaria nelle scuole, con luoghi idonei adibiti, tamponi, test rapidi e vaccini. Si devono mettere a disposizione spazi alternativi nel caso di scuole con locali angusti. Si deve prevedere il trasporto pubblico dedicato per studenti. Si deve realizzare in Calabria, come abbiamo fatto a Napoli, anche la dad solidale in cui si viene incontro a quelle categorie sociali più esposte che rischiano di rimanere fuori da un diritto sempre più mortificato. La politica regionale calabrese è al collasso in termini di efficienza e trasparenza, costruiamo insieme il cambiamento prima che sia troppo tardi". Lo afferma Luigi de Magistris, candidato presidente della Regione Calabria.
dEMA Calabria: "Inadeguatezza e superficialità"
"L’annullamento da parte del TAR Calabria dell’ennesima ordinanza di Spirlì sulle scuole sancisce un nuovo livello di fallimento gestionale per la Calabria e sottolinea, semmai ce ne fosse bisogno, quanto sia inadeguata la guida di questa Regione in quello che è probabilmente uno dei suoi momenti più difficili. Possiamo commentare solo così la notizia della bocciatura da parte del tribunale amministrativo regionale dell’ordinanza con la quale il f.f. Spirlì aveva deciso la chiusura delle scuole sull’intero territorio calabrese. Un atto che aveva suscitato la protesta di genitori, docenti, presidi, sindacati e forze politiche che da mesi chiedono risposte certe e organizzazione efficiente per quel che riguarda la messa in sicurezza delle scuole e dei trasporti oltre ad un piano vaccinale funzionale" è quanto si legge in una nota di dEMA Calabria.
"L’ennesimo bluff di Spirlì è stato sventato, la chiusura delle scuole è ormai solo un modo per nascondere la propria incapacità nel gestire questo momento di crisi. La Calabria - continuano - è ultima per vaccinazioni, disorganizzata, senza una guida. La maggioranza che dovrebbe garantire la salute dei calabresi pensa solo a come distribuire finanziamenti e assunzioni, infischiandosene dell’aumento dei contagi e delle difficoltà dei cittadini. Ci auguriamo che si arrivi presto alla data del voto per spazzare via una volta per tutte questa mediocre classe politica e per ridare finalmente alle donne e agli uomini di questa terra una classe dirigente nuova, pulita, che abbia a cuore la salute e il benessere dei calabresi"
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