Unical, ok Ministero a 10 scuole di specializzazione medica in ospedale Cosenza

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Rende (Cosenza) - "L'Università della Calabria compie un decisivo salto in avanti nella formazione dei medici specialisti. Il ministero dell'Università e della Ricerca ha approvato tutte le richieste di accreditamento presentate dall'ateneo per l'attivazione di nuove Scuole di specializzazione in Medicina, in seguito al parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale e dall'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica. Un risultato significativo, che porterà a raddoppiare a dieci il numero totale delle scuole operative presso l'Unical, attive a partire dal prossimo primo novembre nell'ospedale di Cosenza". Ne dà notizia un comunicato dell'Unical. "Alle cinque scuole già avviate lo scorso anno - si aggiunge nella nota - tutte riaccreditate, Chirurgia generale con 8 posti di cui uno con borsa regionale, diretta da Bruno Nardo; Ematologia 2 posti (Carlo Capalbo), Malattie dell'apparato cardiovascolare 14 posti, di cui 7 con borse regionali (Antonio Curcio), Nefrologia 6 posti (Gianluigi Zaza), Patologia clinica e biochimica clinica 4 posti (Stefania Catalano), si aggiungeranno cinque nuovi percorsi: Anatomia patologica 2 posti (Maria Raffaella Ambrosio), Chirurgia toracica 8 posti, di cui 5 con borse regionali (Franca Melfi), Ginecologia e ostetricia 8 posti, di cui 4 con borse regionali (Maurizio Guido), Otorinolaringoiatria 4, di cui 2 posti con borse regionali (Elena Cantone) e Medicina interna 11 posti di cui 1 con borsa regionale. (Ciro Santoro). In totale sono 67 posti aperti per gli specializzandi, di cui 20 finanziati con borse di studio dalla Regione Calabria. Con l'apertura di queste nuove scuole, l'Unical raggiunge un primato nazionale: nessun altro ateneo pubblico in Italia ha ottenuto un numero così elevato di nuove attivazioni quest'anno. Un risultato senza pari nel sistema universitario statale. A queste si sommano i posti della scuola interateneo in Anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, in collaborazione con l'Università Magna Graecia di Catanzaro, che si avvarrà di Andrea Bruni, anestesista rianimatore, da qualche settimana approdato all'Unical e all'ospedale dell'Annunziata. La qualità dell'offerta formativa è ulteriormente rafforzata dalla presenza del professor Luigi Bonavina, uno dei massimi esperti mondiali di chirurgia dell'esofago, che insegnerà nelle scuole di Chirurgia generale e Chirurgia toracica. Un'opportunità preziosa per i giovani medici, che potranno apprendere direttamente da uno dei grandi protagonisti della chirurgia contemporanea. L'accreditamento delle Scuole di specializzazione è stato possibile in virtù della direzione universitaria assunta dai reparti dell'ospedale, condizione indispensabile, della normativa vigente, per l'attivazione dei percorsi formativi".

"L'arrivo di personalità di comprovata esperienza e di forze giovani e altamente qualificate - afferma il rettore Nicola Leone - consolida il corso di laurea in Medicina e chirurgia Tecnologie digitali e crea le condizioni affinché i migliori talenti restino in Calabria. Le nuove Scuole di specializzazione, insieme a quelle già attive, portano l'offerta a dieci percorsi e fanno dell'Annunziata un laboratorio in cui didattica, ricerca e assistenza procedono in piena sinergia. In soli due anni abbiamo reclutato professori di altissimo livello, selezionati attraverso call che hanno attirato candidature da tutta Italia e anche dall'estero, molti dei quali sono professionisti calabresi tornati per contribuire alla crescita della loro terra. Già da un anno i primi specializzandi affiancano i medici nei reparti ospedalieri, contribuendo a migliorare concretamente la qualità dell'assistenza ai cittadini; nei prossimi anni, quando andranno a regime, saranno più di 200 i giovani medici nelle corsie dell'Annunziata. Un risultato che sembrava irraggiungibile fino a pochi mesi fa e che oggi è realtà, grazie a una sinergia efficace tra Università, Azienda ospedaliera e Regione. Questa collaborazione ha dimostrato che anche in Calabria è possibile attrarre eccellenze, valorizzare competenze e costruire un modello di integrazione tra università e sanità pubblica all'avanguardia, capace non solo di fermare la fuga di professionisti, ma persino di invertirne il flusso, riportando valore e futuro nel nostro sistema sanitario". 

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