
Catanzaro - Gianfranco Morabito, ex Segretario Provinciale Generale del SIULP di Catanzaro e componente del Direttivo Nazionale e Consigliere Nazionale, ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili il 7 ottobre scorso, un gesto che - evidenziano in una nota - ha innescato una migrazione "storica e plebiscitaria". Infatti, a seguito delle dimissioni di Morabito, precisano: "circa il 90% dei quadri sindacali e degli iscritti del SIULP di Catanzaro hanno deciso di seguirlo, aderendo al Sindacato Indipendente di Polizia COISP. Grazie a questa massiccia adesione, il COISP è diventato immediatamente il primo sindacato maggiormente rappresentativo nella provincia di Catanzaro, contando quasi 450 iscritti. Proprio a seguito di ciò il 4 dicembre u.s. si sono tenuti i lavori congressuali del COISP catanzarese e calabrese alla presenza del Segretario Generale Nazionale Domenico Pianese il quale ha riservato una "speciale menzione" a Gianfranco Morabito, definendolo un sindacalista "capace ed equilibrato". Successivamente, Morabito è stato chiamato personalmente da Domenico Pianese a collaborare nella Segreteria Nazionale a Roma, decisione che è stata deliberata all’unanimità in una recente riunione di Segreteria Nazionale svoltasi a Roma".
Inoltre, ricordano come "le dimissioni di Morabito, rassegnate dopo 37 anni di militanza e dopo aver portato la struttura del Siulp di Catanzaro tra le prime dieci realtà italiane, sono state motivate da una "profonda ed incolmabile distanza dalle modalità gestionali che caratterizzano l'organizzazione a livello nazionale" che trovano riscontro non solo nella gestione “interna” del sindacato".
Sul punto il neo eletto segretario Nazionale del Coisp Gianfranco Morabito ha affermato: “le motivazioni poste a fondamento della sofferta e meditata decisione sono da individuarsi anche nella mancanza di 'rispetto delle regole' laddove lo Statuto del Siulp è stato stravolto rendendolo 'funzionale e servente alle esigenze del momento', così come verificatosi in occasione dell’approvazione del Bilancio consultivo per l’anno 2024, venendo a mancare ogni forma di vigilanza interna. Inoltre, non potevo più tollerare – afferma Morabito - 'il clima avvelenato' registrato nel corso dei lavori dell’ultimo Consiglio Generale dove si è evidenziata l’ampiezza del disagio verso un modello sindacale che ha smesso di ascoltare, di comprendere e di esserci a causa della 'mancanza di una democrazia interna' che si è concretizzata anche attraverso l’inesorabile “messa in disparte” di autorevoli e storici quadri sindacali, sol perché non in linea con l’attuale gestione; ha prevalso, invece, una linea conservatrice che ha messo in luce un sistema chiuso, una sorta di 'famiglia' dove "l'autoreferenzialità dei vertici Nazionali non viene in alcun modo contrastata".
L’adesione al COISP – ha concluso Morabito - segna "il 'ritorno a un sindacato che mette al centro esclusivamente la tutela dei Poliziotti in servizio' con l’intento di alimentare 'la chiarezza, il rispetto delle regole, il confronto democratico al servizio esclusivo alla categoria' ed un richiamo rigido ai valori etici, morali e professionali connessi con la nostra specifica attività lavorativa".
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