Processo Rinascita Scott: "Nessun concorso esterno in associazione mafiosa per Michele Marinaro, prosciolto da tutte le accuse"

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Catanzaro - "La sentenza della Corte di Appello è stata perentoria nell’escludere che nei confronti del mar. Michele Marinaro, difeso all’avvocato Aldo Ferraro, possa ravvisarsi il reato di concorso esterno nell’associazione mafiosa “clan Mancuso di Libadi”, per il quale il Tribunale di Vibo Valenzia lo aveva condannato a 10 anni e sei mesi di reclusione". È quanto si legge in una nota. I giudici di appello hanno infatti integralmente accolto le argomentazioni della difesa di Marinaro rispetto alla impossibilità di individuare una sola condotta tenuta dall'uomo finalizzata ad agevolare la cosca Mancuso di Limbadi, ed alla insussistenza di qualsivoglia utilità che lo stesso avrebbe ricevuto, come controprestazione, dalla cosca Mancuso di Limbadi.

"L’unico dato - è precisato nella nota - che è emerso pacificamente dalle capillari indagini é un consolidato rapporto di amicizia esistito con l’avvocato Giancarlo Pittelli, come documentato dai tabulati telefonici delle due utenze a loro in uso. Ma tale dato, ha rilevato l’avvocato Ferraro, è inidoneo a consentire di ricostruire il contenuto di quei contatti telefonici la cui frequenza e la cui durata negli anni deponeva invece per una relazione amicale lecita e disinteressata intercorsa tra i due. Ciò che è certo, ad oggi, è che il maresciallo Michele Marinaro è stato integralmente prosciolto da tutte le accuse che gli venivano contestate. Resta solo da decidere, ma questo competerà alla difesa, se propone ricorso per Cassazione contro la dichiarazione di prescrizione per una assoluzione nel merito da tutte le accuse".

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