Lamezia Terme - Si è riunito ieri sera nel Chiostro di San Domenico, il Comitato Difendiamo la Costituzione di Lamezia Terme convocato dal Coordinatore Mario De Grazia che ha introdotto l'assemblea. "Oggi più che mai diventa necessario che i Comitati di difesa della Costituzione e quelli NOAD sparsi in tutto il territorio nazionale crescano e si moltiplichino nelle varie Regioni e nei territori. Ciò si rende ancor più necessario perché il governo Meloni stravolge la Costituzione e mette a dura prova molti dei suoi principi costitutivi. L'Autonomia differenziata, il Premierato, la Riforma dell'Ordinamento giudiziario e la divisione delle carriere, il Decreto sicurezza, il consistente aumento delle spese militari, la continua violazione del diritto d'asilo, la Transizione green e la salvaguardia dell'ambiente, costituiscono evidenti attacchi alla Costituzione, ai suoi principi generali e a tutta l'architettura della Carta. Il prossimo anno, molto probabilmente vedrà l'avvio di un lungo percorso referendario posto a conclusione delle scellerate riforme costituzionali che la maggioranza di destra-destra al potere, farà passare in Parlamento. Da qui la necessità di programmare un intenso lavoro di coinvolgimento dei cittadini".
Molti e qualificati – fanno sapere in una nota - sono stati gli interventi: “Nicola Panedigrano ha richiamato l'attenzione sullo svuotamento in atto della Costituzione e ha ribadito l'importanza che i Comitati avranno nei prossimi due anni per le battaglie referendarie che ci aspettano. Doris Lo Moro si è soffermata particolarmente sulla necessità di porre mano all'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione per la riforma democratica dei partiti e ha messo in risalto la necessità della riforma della legge elettorale. Italo Reale ha parlato della divisione delle carriere dei Magistrati portata avanti strumentalmente dal governo per mettete i PM alle dipendenze dell'Esecutivo, mentre si ignorano i reali problemi della giustizia in ordine alla lentezza dei processi per mancanza di magistrati e funzionari. Daniela Grandinetti così come Carlo Cristiano e Francesco Grandinetti si sono soffermati sulla necessità di elevare il livello politico-culturale e di usare un linguaggio semplice e comprensibile nell'opera di sensibilizzazione e nell'informazione su questi gravi e complessi problemi che la gente fatica a riconoscere. Dario Cerra partendo dal caso Paragon, ha posto l'accento sul pericolo che si corre con l'approvazione del decreto sicurezza e con il bavaglio alla libertà di stampa. Bruno Porcelli ha messo in rilievo la necessità di "fare scuola" per imparare meglio a fare politica e a comunicare con le persone. Annamaria Luchino ha portato la sua esperienza di mamma e di impegnata nel campo dell'autismo sottolineando la necessità di porre attenzione alla tutela dei diritti di cui agli artt. 3 e 5 della Costituzione specialmente nel Mezzogiorno d'Italia. Lino Grandinetti ha evidenziato la reale difficoltà di porre all'attenzione di tutti l'attuale stravolgimento della Costituzione e della necessità di sensibilizzare di più i media, dalle tv private e libere alla carta stampata”. Tutti gli interventi poi, hanno convenuto “sulla necessità di continuare i rapporti con tutti i Comitati locali e regionali e di organizzare delle singole campagne d'informazione dei cittadini e di portare la conoscenza della Costituzione tra i giovani e nelle Scuole”.
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