Maida - Ieri una delegazione della nuova amministrazione comunale di Maida ha incontrato in Prefettura Sua Eccellezza il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa. Nell’incontro, il Sindaco Salvatore Paone, insieme al Vice Sindaco Antonio Fruci ed al Capogruppo Lorenzo Gigliotti, hanno portato i saluti dell’intera amministrazione comunale e della comunità maidese. Presente l’ex Commissario Prefettizio dottoressa Costanza Pino, che per oltre dieci mesi (compreso il difficile periodo post alluvione dello scorso ottobre) ha guidato l’attività amministrativa del Comune di Maida.
L’incontro, chiesto dal Sindaco di Maida, fanno sapere “è stato utile per ringraziare Sua Eccellenza, l’organizzazione Prefettizia e il Commissario per il lavoro svolto al servizio della nostra comunità e per porre l’accento sulle principali problematiche che l’amministrazione comunale si trova ad affrontare in queste prime settimane: il dissesto idrogeologico, il perdurare dell’interruzione di alcune delle principali arterie viarie, la carenza idrica e la grave situazione della medicina territoriale”. Il Sindaco Paone ha sottolineato “l’importanza in questo momento per tutti i livelli istituzionali di evitare di lavorare a compartimenti stagni e invece ascoltare le esigenze provenienti dai territori, dai sindaci e dai cittadini per evitare che il prossimo autunno si verifichino situazioni e danni devastanti come quelle dello scorso ottobre”.
A tal proposito il Sindaco ha voluto rimarcare la tempestività del Prefetto nel convocare per la giornata dell’8 luglio, all’indomani dei vari incontri itineranti del Comitato per l’ordine e la sicurezza, tutte le amministrazioni comunali della provincia di Catanzaro, la Provincia, i dipartimenti interessati della Regione, la protezione civile regionale e altri enti interessati proprio per confrontarsi sui principali problemi emersi nelle varie riunioni e fare il punto della situazione.
“L’odierno incontro – evidenziano infine - è stato utile per illustrare al Prefetto le preoccupazioni legate al problema del dissesto idrogeologico e l’urgenza di una programmazione territoriale che comprenda anche la continua manutenzione di fiumi, torrenti e delle aree maggiormente sottoposti a rischi. Necessaria, dunque, una pianificazione che non può vedere i comuni lasciati soli, ma siano invece protagonisti insieme alle istituzioni superiori preposte al coordinamento a livello regionale di un serio piano di contrasto al dissesto idrogeologico”.
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