Lamezia, Grandinetti (Pd): "Tutelare i lavoratori Sacal"

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Lamezia Terme - "In un sistema che antepone il profitto alla dignità, la situazione dei lavoratori Sacal grida vendetta. L’appello dei lavoratori al Prefetto  denuncia una realtà che non può più essere ignorata: ferie cancellate, turni massacranti, precari costretti a lavorare solo 4 ore al giorno per non far scattare il buono mensa, e un’emergenza personale tamponata in extremis richiamando lavoratori dalle ferie. Tutto questo mentre la Sacal continua a gestire l’aeroporto come se fosse una proprietà privata, piegata alla logica del profitto e delle convenienze politiche ignorando le esigenze umane e sociali di chi vi lavora ogni giorno" è quanto di legge in una nota di Francesco Grandinetti del PD.

"Non si tratta solo di cattiva programmazione: si tratta di un modello che scarica ogni inefficienza sulla parte più fragile della macchina aeroportuale, ovvero i lavoratori. E tra questi, i volontari della Croce Rossa, chiamati in soccorso con "sotto paghe" per coprire lacune strutturali, si trovano ora coinvolti in una spirale insostenibile. Questa crisi - precisa - è il frutto diretto di un sistema verticistico e opaco che, da anni, ha escluso la città di Lamezia Terme da ogni ruolo decisionale all’interno della Sacal. Con l’introduzione dell’amministratore unico — che più che una figura manageriale somiglia a un monarca assoluto — è stata cancellata ogni rappresentanza territoriale, in primis quella lametina. Una città che ospita l’aeroporto, che ne sopporta l’impatto ambientale e infrastrutturale, che produce una quota significativa del traffico passeggeri, oggi non ha voce. E questo è semplicemente inaccettabile".

"Ho letto in un intervento del  Sindaco Murone, che auspica maggiore collaborazione con Sacal per lo sviluppo della città. È un passo giusto, ma non basta la buona volontà. Serve rivendicare, con forza, ciò che ci spetta per diritto: la presenza di un rappresentante di Lamezia Terme nel Consiglio di Amministrazione della Sacal. Cosa che ho chiesto ripetutamente al Sindaco Mascaro, che nonostante le promesse e le rassicurazioni, non è riuscito a portare avanti. Approfitto di questa occasione per augurare al Sindaco un buon lavoro, ma anche per chiedergli pubblicamente di farsi portavoce presso il Presidente Occhiuto della richiesta — non più rinviabile — di ripristinare il CdA e di garantire alla nostra città la rappresentanza che le è dovuta. Non si costruisce il futuro di un territorio ignorandone la voce. Non si può parlare di sviluppo locale senza rispetto per i lavoratori e per la dignità di una città che merita centralità e partecipazione, non silenzi e turni spezzati".

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