Aumenta costo della vita in Calabria, in un anno una famiglia spende 337 euro in più

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Lamezia Terme - L’inflazione continua a incidere in maniera significativa sul potere d’acquisto delle famiglie italiane, con differenze territoriali molto marcate. I dati confermano che il caro vita non è uniforme sul territorio nazionale e che in molte città e regioni, soprattutto del Nord, si continua a spendere sensibilmente di più per mantenere lo stesso tenore di vita. L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha pubblicato la classifica delle città italiane dove la vita è diventata più cara, utilizzando i dati territoriali dell’inflazione di maggio diffusi dall’Istat. Il risultato è un quadro chiaro e sorprendente: non sono solo le grandi città a pesare di più sui portafogli delle famiglie, ma anche diversi centri di medie dimensioni. Quanto alla Calabria, risulta tra i territori con una minore inflazione annua rispetto ad altre realtà molto più sviluppate e ricche e in un anno ha fatto registrare una spesa di 337 euro in più per nucleo familiare, con picchi di 447 euro a Cosenza, 350 a Reggio Calabria e 253 a Catanzaro. Al primo posto in classifica troviamo Bolzano, dove l’inflazione annua del +2,3% si traduce in un rincaro medio di 763 euro per una famiglia tipo. Nonostante non sia la città con l'inflazione più alta, Bolzano detiene il primato del maggiore aggravio di spesa a causa del livello già elevato dei prezzi locali.

Segue Siracusa, che detiene il record dell’inflazione più alta d’Italia con +3%. Questo dato si traduce in un impatto economico di 695 euro in più all’anno per famiglia. Chiude il podio Pistoia, con un’inflazione del +2,4%, che comporta un aumento di spesa di 649 euro su base annua per una famiglia media. Subito fuori dal podio si colloca Venezia, con un’inflazione pari al +2,3% e una stangata da 645 euro l’anno. All’estremo opposto della classifica troviamo le città dove l’inflazione ha inciso meno sul bilancio familiare. Al primo posto Olbia-Tempio, con un’inflazione annua del +0,8% e un impatto di soli 159 euro. Seguono poi Sassari, Benevento, Parma, Novara, Lodi, Brindisi, Caserta, Pisa: tutte con rincari contenuti. Aosta chiude la top 10 con +0,9% e 249 euro annui.

La classifica si estende anche a livello regionale. La regione più cara d’Italia è il Trentino-Alto Adige, con un’inflazione del +1,9% che comporta un aggravio medio di 587 euro per famiglia. Al secondo posto troviamo il Friuli Venezia Giulia con +1,7% e 466 euro, seguita dal Veneto con +1,7% e 457 euro. In fondo alla classifica, le regioni che hanno registrato gli aumenti minori: Valle d’Aosta: +0,9% – 249 euro, Sardegna: +1,4% – 269 euro e Molise, terza regione più risparmiosa.

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