Lamezia Terme – Con l’arrivo della bella stagione, aumentano i rifiuti attorno ai cassonetti nelle zone della città non ancora coperte dal servizio di raccolta differenziata porta a porta. In particolare, nelle zone montane, segnalano alcuni residenti, da giorni la raccolta dei rifiuti non viene eseguita e i cumuli di immondizia sono ben visibili nei principali incroci.
“Siamo fortemente preoccupati - scrivono i cittadini delle zone montane, Bucolia, Pianoluppino, Crozzano, Santa Maria così come Gabella e Acquadauzano - con questo caldo l’olezzo è insopportabile e il rischio di combustione di questi cumoli di immondizia è elevato. Non capiamo come sia possibile, nonostante le ripetute segnalazioni alla Multiservizi e agli uffici preposti del comune di Lamezia Terme, gli stessi non abbiano organizzato quanto di loro dovere: qui rischiamo davvero infezioni”. A ciò si uniscono anche animali morti che emanano cattivo odore, in alcune zone. Altra segnalazione arriva, infatti, da Magolà dove, precisamente in via Caterina Molinaro, vi è da settimane un cinghiale in putrefazione. “L’Asp ha messo in sicurezza il povero cinghiale morto investito da un’auto - evidenzia un cittadino - ma alla data odierna dopo molteplici telefonate agli enti preposti non è stata effettuata la rimozione. Viste le elevate temperature di questi giorni, la putrefazione dell’animale emana un fortissimo cattivo odore, rendendo l’area di tutto il vicinato irrespirabile”. Tra abbandono incontrollato di rifiuti e incuria la situazione nelle zone periferiche e montane, soprattutto con il caldo estremo, diventa più problematica dal punto di vista igienico-sanitario e, gli abitanti chiedono interventi urgenti.
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