
Lamezia Terme - La Filt-Cgil Calabria considera lo sciopero generale del 12 dicembre "un passaggio fondamentale per fermare un’azione di governo che, come appare ormai evidente, colpisce in maniera particolare le fasce più deboli della popolazione e il ceto medio".
In una nota il responsabile del Dipartimento Trasporti Cgil, Nino Costantino, e il segretario generale Filt-Cgil Calabria, Salvatore Larocca, rendono note le ragioni dello sciopero: "per aumentare salari e pensioni, per bloccare il nuovo innalzamento dell’età pensionabile, misura in aperto contrasto con quanto gli stessi partiti oggi al Governo avevano promesso. Scioperiamo per una riforma fiscale equa, per contrastare la precarietà che penalizza soprattutto i giovani, e per ribadire la nostra ferma contrarietà al riarmo e all’aumento delle spese militari. La Calabria ha bisogno di scelte opposte a quelle che si stanno compiendo: occorre un vero piano di nuova occupazione, capace di trattenere i giovani e contrastare lo spopolamento che riguarda ormai non solo le aree interne, ma anche i centri urbani. Servono investimenti concreti per rafforzare il sistema sanitario regionale, oggi sostenuto quasi esclusivamente dall'abnegazione del personale medico e infermieristico, e per garantire un effettivo diritto alla cura per tutti i cittadini".
In particolare, sottolineano "Nel settore dei trasporti, scioperiamo per ottenere una mobilità moderna ed efficace, per un trasporto pubblico locale stabile, che non debba ogni anno inseguire risorse minime per garantire sia i salari dei lavoratori che il diritto alla mobilità dei cittadini. Rivendichiamo condizioni di sicurezza e dignità per i lavoratori dei porti calabresi, a partire da Gioia Tauro, e una valorizzazione reale delle attività portuali. Consideriamo sbagliato che in questa legge di bilancio, come nelle altre, il Governo non abbia ritenuto di prevedere misure idonee sui lavori usuranti che molto incidono sulla qualità della vita dei lavoratori. Allo stesso modo, giudichiamo insufficiente l’impegno di Governo e Regione sul tema della logistica, settore che avrebbe potuto rappresentare uno dei pilastri dello sviluppo calabrese".
"Scioperiamo - precisano - perché la Calabria merita una vera Alta Velocità, non promesse vaghe e prive di un progetto concreto fino a Reggio Calabria. Nel frattempo, si tengono bloccati 14 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto, un’opera che rischia di non essere mai realizzata, sottraendo risorse indispensabili sia all’AV che alla SS 106 nel tratto reggino. La nostra mobilitazione nasce dalla volontà di dare una nuova prospettiva al Paese, alla Calabria e al suo sistema dei trasporti. Per queste ragioni la Filt-Cgil Calabria invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero generale e a partecipare alla manifestazione di Crotone il prossimo 12 dicembre".
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